L’Unhcr greca prende a modello la Carta di Roma. E mentre ritocca con gli ultimi adattamenti la traduzione letterale del codice deontologico rivolto ai giornalisti italiani su migranti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tratta di persone, inizia a interrogarsi su come poter ripetere l’esperienza positiva italiana.
Considerata una best practice, l’Associazione Carta di Roma è stata invitata ad una giornata di confronto organizzata ad Atene il 28 aprile dall’istituto Panos Europe, nel corso della quale ai media greci è stato chiesto di sottoscrivere un codice “di prova”. Già approvato dalle organizzazioni della società civile, questo codice sul tema della migrazione è composto da cinque semplici principi ispirati alla Carta di Roma e sarà applicato durante il periodo delle elezioni europee e – per la Grecia – amministrative. Un mese di tempo, quindi per mettere alla prova le testate; trenta giorni durante i quali l’ufficio greco dell’Unhcr ed alcuni giornalisti volontari monitoreranno il lavoro svolto dai firmatari. Con questa sperimentazione Panos Europe vuole dimostrare che, se c’è la volontà, si può dare inizio al cambiamento e gettare le basi per un progetto più complesso.
L’obiettivo, al termine di questo periodo di prova, è imitare l’esempio della Carta di Roma e in particolare il lavoro sinergico tra giornalisti, istituzioni e società civile rappresentato dall’associazione. Tra i tanti codici europei, se la Carta di Roma emerge è proprio grazie al ruolo svolto dall’organismo nato per promuoverne l’applicazione. Così l’associazione è stata chiamata a motivare i colleghi greci descrivendo le attività di formazione, monitoraggio e analisi e, soprattutto, raccontando da quale punto è partita, le sconfitte e i successi osservati, le difficoltà e le soddisfazioni.
Nonostante la combinazione negativa che vede la Grecia protagonista di una profonda crisi economica – che non salva il mondo dell’informazione ed è terreno fertile per l’estrema destra – e sottoposta a una forte pressione migratoria, i segnali positivi per passare dal dibattito all’azione ci sono: l’Unhcr è pronta a far vivere la versione greca della Carta di Roma, i giornalisti iniziano a farsi avanti, la società civile vuole dare il suo aiuto e un’organizzazione internazionale – Panos Europe – sostiene l’iniziativa. La battaglia per mettere un freno al razzismo e alla xenofobia che i media continuano a mostrare nella rappresentazione dei migranti è lunga e difficile, ma auguriamo ai colleghi greci di riuscire a intraprendere il nostro stesso percorso.
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