Con il 3 ottobre 2013, la disperata condizione dei richiedenti asilo in fuga dal proprio paese è stata mostrata all’Europa con estrema durezza. Impossibile chiudere gli occhi di fronte alle immagini della tragedia o dimenticare le testimonianze di chi è sopravvissuto al naufragio.
Nonostante questo, storie, fatti e dati che spiegano le ragioni dietro alla migrazione forzata di migliaia di profughi continuano a non essere sufficienti, quando a rendere confuso il quadro della situazione vi è il ricorso a un linguaggio scorretto da parte dei media. Quotidianamente i titoli e i contenuti diffusi da molte testate italiane contribuiscono a fornire un’immagine sbagliata di quanto sta accadendo e a creare allarmismo.
Per promuovere la comprensione di un fenomeno complesso e delicato come quello della migrazione, ora come non mai è necessario ricordare l’importanza delle parole e del linguaggio e cominciare a usarli con responsabilità, a partire proprio dai giornalisti. Con questo obiettivo l’Associazione Carta di Roma sarà a Lampedusa, nell’ambito del Festival Sabir, con il dibattito “Il linguaggio sull’immigrazione”.
Il 4 ottobre, a partire dalle 17.45, presso l’aeroporto dell’isola, Antonio Russo, responsabile immigrazione Acli e membro del direttivo Carta di Roma, modera la discussione che metterà a confronto le esperienze del direttore Unar Marco De Giorgi e dei giornalisti Valerio Cataldi (Tg2), Pier Damiani D’Agata (RaiNews24) e Franco Nuccio (Ansa).
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