Dalla rassegna di oggi segnaliamo con piacere due letture: L’amara maturità di Samira, di Giancarlo Visitilli per la Repubblica – edizione di Bari – e Una mamma per mille figli, di Stefania Rossotti per Grazia.
Tra i vari articoli di cronaca e politici sul tema dell’immigrazione riusciamo a distinguere queste due storie: la decisione di una ragazza afgana di parlare ai professori, durante l’esame di stato, di quel mare che le ha portato via il fratello durante il viaggio verso l’Italia e l’esperienza di un’impiegata comunale di Pozzallo, che ogni giorno accoglie i minori stranieri non accompagnati appena sbarcati e cerca per loro una nuova casa.
Più volte Carta di Roma ha sostenuto l’importanza di dar voce ai protagonisti: raccontare e far parlare migranti, richiedenti asilo e rifugiati, ma anche c0loro che ogni giorno si confrontano con il tema dell’immigrazione. Dare loro spazio significa far emergere una realtà che resta spesso invisibile e fornire al lettore un diverso punto di vista, preso in considerazione solo raramente dai media. Questo atteggiamento fa sì che da una parte innumerevoli storie di integrazione restino sconosciute ai lettori; dall’altra, seppure nominate negli articoli, di rado le persone direttamente coinvolte nelle vicende descritte dai giornalisti hanno l’opportunità di esprimere le proprie opinioni.
Leggiamo oggi con piacere, quindi, qualcosa di “diverso”; qualcosa che ci auguriamo di trovare più spesso accanto alla cronaca e al dibattito politico.
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