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Migranti e rifugiati: aumentano gli originari dell’Africa occidentale

Una ricerca ha studiato i profili dei migranti con un focus sulle competenze professionali e la necessità di lavorare in sinergia tra mondo del lavoro e dello studio

Mille interviste a migranti e rifugiati giunti in Italia. Su questo è basata”Study on migrants’ profiles, drivers of migration, and migratory trends”, indagine dell’Oim per tracciare il profilo di coloro che sbarcano sulle coste italiane, condotta da un gruppo ricercatori dell’Istituto universitario europeo (Eui) che ha esplorato strutture recettive e insediamenti informali in Italia per poter incontrare chi vi abita e raccogliere informazioni sulle loro esperienze professionali, educative e sulle loro ambizioni a livello occupazionale.

Secondo Federico Soda, direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Oim, «sono cambiate le nazionalità dei migranti ed è aumentato il numero di persone originarie dell’Africa occidentale». Tra i migranti intervistati molti sono quelli che si augurano di poter restare in Italia e che non hanno intenzione di proseguire il loro viaggio in altri paesi europei: un’inversione di tendenza rispetto a solo qualche anno fa. Tra le qualifiche professionali più ricorrenti nel campione intervistato, ricorrono settori quali meccanica, dell’edilizia, dell’agricoltura e della pesca.

«È necessario creare opportunità di ingresso regolare per motivi di lavoro, anche incrociando i dati sul fabbisogno del mercato del lavoro italiano di manodopera semi qualificata e specializzata, e come di conseguenza risulti utile programmare, di concerto con le autorità competenti, un sistema snello di riconoscimento dei titoli di studio e delle qualifiche degli immigrati in ingresso, prevedendo anche l’avvio di eventuali percorsi di riqualificazione professionale e di studio» evidenzia Soda.

«La ricerca offre spunti di riflessione su come sviluppare efficaci strategie di integrazione, in Italia e in Europa», ha sottolineato il prefetto Rosetta Scotto Lavina, direttore centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo del ministero dell’interno.

Un punto di partenza e di analisi, per fornire un quadro generale rispetto alle ambizioni professionali dei migranti che arrivano in Italia ed in Europa.

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