Domenica notte tutta l’Italia stava seguendo gli spogli elettorali in diretta con molta apprensione, ma c’era chi era più preoccupato di altri: i richiedenti asilo.
Un articolo pubblicato su The Guardian il 7 marzo racconta le ansie e le paure dei migranti in Italia, dopo che scoprono che una coalizione di destra ha preso il 37% dei voti, non abbastanza da poter governare, ma comunque abbastanza da poter avere un ruolo significativo all’interno della nuova legislatura.
Zak, gambiano di 17 anni, non è riuscito a dormire. È da quando un neo-fascista ha aperto il fuoco su sei africani a Macerata che è preoccupato per il suo futuro. Zak ha subìto torture per otto mesi in Libia e il suo corpo ne porta ancora i segni. Di padre gambiano e madre senegalese, Zak veniva costretto a frequentare una scuola coranica in Senegal, motivo per cui ha deciso di fuggire. Ha attraversato il Mediterraneo in una barca di legno e sono mesi che aspetta di ottenere una risposta alla sua richiesta d’asilo.
“Ho seguito con molta attenzione la campagna elettorale italiana e quasi tutti i partiti, specialmente quelli di destra come la Lega, ci incolpano dei loro problemi economici e minacciano di deportarci”, ha detto Zak al quotidiano britannico. “In Sicilia, la disoccupazione giovanile è al 57% ma nessuno ne parla. I politici dicono che il problema principale sono i migranti e gli italiani ci credono “.
Il Guardian sostiene che il numero di persone che aspettano fuori dalle stazioni di polizia per rinnovare il permesso di soggiorno in tutta Italia si sia moltiplicato negli ultimi mesi a causa di un diffuso timore di essere deportati con il nuovo governo.
“La paura prodotta dalla propaganda del diritto italiano tra i migranti, specialmente i minori, è imperdonabile,” sostiene l’insegnante volontaria in un centro di accoglienza per migranti Agata Ronsivalle. “Non è corretto. Sono solo ragazzi e li stanno spaventando a morte”.
Molti richiedenti asilo si stanno informando sull’espulsione dei “600 mila migranti” promessa da alcuni partiti di destra durante la campagna elettorale. Temono che anche se non dovessero essere deportati, potrebbero comunque subire delle conseguenze negative, come ad esempio eventuali complicazioni nel gestire le loro richieste d’asilo o nell’assistenza medica a cui hanno accesso.
Secondo l’articolo, i richiedenti asilo più spaventati in vista della formazione del nuovo governo sono quelli che provengono dal Maghreb, visto che sono considerati “migranti economici”.
Le trattative per formare un governo però potrebbero durare settimane o addirittura mesi ed è improbabile, secondo il Guardian, che la destra italiana legiferi a breve. Secondo alcuni esperti è da considerare come ulteriore ostacolo alle deportazioni anche la mancanza di denaro. Le deportazioni, spesso contestate come illegali, sono molto costose, e al momento né l’Italia né l’Europa sembrano avere fondi a sufficienza per effettuarle.
Intanto Zak e i suoi amici continuano a non riuscire a dormire le notti.
Per leggere l’articolo originale in lingua inglese cliccare qui.
*traduzione e rielaborazione del testo di Sabika Shah Povia
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