La controversa operazione Mos Maiorum solleva le critiche di Cospe
“Mo(r)s maiorum”. La definisce così il Cospe, che condanna l'ordinanza contro i migranti irregolari. Dal 13 al 26 ottobre il Consiglio d’Europa dà il via a una “retata” poliziesca internazionale. L'associazione chiede una presa di posizione da parte del ministro Pistelli.
Cospe condanna l’operazione Mos Maiorum e chiede al Governo italiano di non perseguire coloro che ha salvato dal naufragio con l’operazione Mare Nostrum, aderendo a questa retata disumana ed inutile.
Con l’ordinanza del Consiglio d’Europa n. 11671/14 del 10 luglio 2014 a circolazione limitata (e resa nota dal sito Statewatch), il cui soggetto è Joint Operations Mos Maiorum, i paesi dell’Ue, sotto la guida della Presidenza del semestre italiano e il coordinamento della direzione centrale per l’Immigrazione e la Polizia di frontiera del ministero dell’Interno italiano si apprestano a lanciare un’operazione di controllo sui migranti irregolari sponsorizzata da Frontex: l’operazione Mos Maiorum.
Dal 13 al 26 ottobre, 18mila agenti di polizia di tutti i paesi membri dell’Unione e quelli associati all’accordo di Schengen saranno mobilitati per individuare i “migranti irregolari ” e i sans-papiers presenti in Europa. «Controlli forzati, posti di blocco, interrogazioni e probabile detenzione nei CIE in attesa di espulsione e arresti, sono previsti nelle stazioni e aeroporti del continente, ai confini dell’Unione così come all’interno dello spazio di circolazione di Schengen – scrive Cospe – L’iniziativa mostra una perfetta continuità, non una delle svolte annunciate dall’Italia sulle politiche del Mediterraneo, con l’approccio poliziesco e repressivo delle politiche europee, del programma di Stoccolma e degli accordi di Dublino che, secondo i dati resi noti dall’Organizzazione internazionale delle migrazioni lo scorso 29 settembre,sono responsabili della morte di 40.000 persone dal 2000, e più di 3.000 solo quest’anno nel solo Mediterraneo, che rimane la frontiera più pericolosa al mondo».
Cospe si rivolge al Governo con un appello al ministro Pistelli: «Chiediamo con urgenza una presa di posizione al ministro Pistelli e garanzie al ministro Alfano sul pieno rispetto dei diritti umani e della Convenzione di Ginevra sui rifugiati. Ci aspettiamo di meglio dalla politica, pretendiamo un’altra Italia e un’altra Europa. Il nostro Mos Maiorum non è quello della paura e della repressione. La cultura, la tradizione europea e mediterranea in cui ci riconosciamo è quella dell’incontro e del dialogo».