Vickie, third-year student in Administrative Science (IT, languages and computer) at Kyambogo University in Kampala, Uganda, on a DAFI Scholarship. “I was born in North Kivu, in the DRC, in 1996. My mother and I came to Uganda in 2008. We settled in Nakivale settlement. That year, I didn't go to school. I could eventually resume my studies in 2009, in Primary 6. For my high-school, I received a scholarship from Windle International and was studying outside of the settlement. I finally graduated in 2016 and received the DAFI scholarship the following year. First, I wanted to do something related to social work but unfortunately, there were administrative issues with my admission process. So I was advised by the DAFI office to take on Administrative Science, arguing that it would fit my profile. And they were right. It is a combination of everything: it has business, technological and linguistics components. I am enjoying it. It is giving me more skills than the courses I was originally aiming at. What pushes me to study is to inspire other girls to do the same, to follow my example. I want to be a role model. Back home, in the settlement, some uneducated people look at us, students, and think that we are arrogant. They say: “oh, look at them. It has gotten to their heads. They feel so important. These girls are not even married.†Some people our age, whom we were at school with, do not even greet us anymore. Also here at university, we are sometimes exposed to unfair treatment from the administrative staff because of our status. As for the internships, they are not easy to find. Some people think that being a refugee is some kind of disability. My message to all refugees is: 'Don't give up. Keep the candle burning. The sky is not even the limit'.†; The Government of Uganda has been serving as a model example in the international community by granting refugees in Uganda asylum and access to the same rights as its citizens, including the
A cura di Unhcr.it
L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, lancia oggi la nuova campagna Aiming Higher volta a consentire ai rifugiati più talentuosi di accedere all’istruzione superiore attraverso borse di studio universitarie e corsi di formazione per l’acquisizione di competenze tecniche. La campagna di raccolta fondi mira a soddisfare quella che tra i giovani rifugiati rappresenta un’esigenza urgente e di enorme portata. Il lancio coincide col 70° anniversario dell’UNHCR ed i 70 anni della Convenzione del 1951 sui rifugiati, pietra miliare della protezione internazionale dei rifugiati.
Nel mondo, solo il 3 per cento dei giovani rifugiati risulta iscritto a un qualche corso di istruzione superiore. Si tratta di una proporzione terribilmente bassa che l’UNHCR intende far aumentare al 15 per cento entro il 2030. La campagna Aiming Higher contribuirà al conseguimento di questo obiettivo.
Attualmente, il programma di borse di studio universitarie per rifugiati (DAFI) promosso dall’UNHCR è seriamente sottofinanziato. L’attuale budget del programma previsto per la durata della campagna (2021-2023) è di 75 milioni di dollari. I contributi privati e governativi per il periodo menzionato sono fermi a 52 milioni di dollari. Pertanto, si registra un deficit di finanziamento pari a 23 milioni in relazione al conseguimento entro il 2023 degli obiettivi prefissati.
Aiming Higher chiede al settore privato di colmare questa lacuna contribuendo alla raccolta dei capitali supplementari. Se ciò avverrà, questo contributo permetterà di finanziare l’intero ciclo di studi universitari di 1.800 borsisti rifugiati, facendo rispettare l’obiettivo fissato dall’UNHCR di avere costantemente 9.200 studenti iscritti attivamente a un corso entro il 2023.
“L’accesso all’istruzione superiore può cambiare la vita. Per i rifugiati può rappresentate la possibilità di prendere in mano il proprio futuro e contribuire allo sviluppo delle proprie comunità. Una delle modalità più significative con cui possiamo sostenere i giovani rifugiati è quella di contribuire a rendere queste opportunità largamente accessibili”, ha dichiarato Kelly T. Clements, Vice Alto Commissario ONU per i Rifugiati.
Aiming Higher prende ispirazione dalla visione promossa dal Global Compact sui Rifugiati ed è coerente con l’impegno a “non lasciare indietro nessuno” assunto nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. In soli pochi mesi, da quando è stata lanciata a dicembre 2020, la campagna ha innescato una risposta senza precedenti, raccogliendo 4 milioni di dollari da oltre una decina di donatori individuali e imprese. Ad oggi, tra i donatori principali si registrano CTP, Fondazione BNP Paribas e Hikma Pharmaceuticals.
Il conseguimento di un’istruzione superiore rappresenta un fattore chiave per generare crescita a lungo termine nei Paesi a reddito basso o medio, il che mette in evidenza l’importanza della campagna Aiming Higher. Secondo la Banca Mondiale, in seno all’intero sistema scolastico il conseguimento di un diploma di laurea garantisce ritorni economici più elevati, con un incremento medio del reddito pari al 17 per cento per ogni anno di istruzione ricevuta.
Coloro che conseguono un’istruzione di qualità di livello post-secondario hanno maggiori opportunità di trovare un’occupazione, possibilità di guadagnare stipendi più alti e risorse per gestire meglio gli shock economici.
Con la campagna Aiming Higher, l’UNHCR esorta il settore privato a prendere parte agli sforzi volti a dare ai giovani rifugiati le opportunità di cui hanno bisogno per costruirsi un futuro. Si tratta di un investimento che li ricompenserà migliorando la loro vita.
Hashtag della campagna: #AimingHigher
Informazioni di contesto
Il programma di borse di studio DAFI (Albert Einstein German Academic Refugee Initiative) offre a studenti rifugiati o rimpatriati meritevoli la possibilità di conseguire un diploma di laurea nel rispettivo Paese di asilo o di origine. Grazie al sostegno dei governi di Germania, Danimarca e Repubblica Ceca, nonché dell’UNHCR e di donatori privati, dal 1992 il programma ha permesso a oltre 18.000 giovani rifugiati di intraprendere studi universitari.
Il programma DAFI è:
Economicamente conveniente. In media, una borsa di studio costa 3.200 dollari all’anno per studente. La cifra include le tasse universitarie e una somma che permette agli studenti, che normalmente non hanno mezzi per sostentarsi, di coprire i costi relativi ad alloggio, cibo e altre spese essenziali, nonché la fruizione di servizi di assistenza, tra i quali counselling, tutoraggio accademico, monitoraggio e attività sociali.
Collaudato, efficace e di alta qualità. Il programma DAFI si svolge da quasi tre decenni. Associazioni studentesche e gruppi alumni beneficiari DAFI sono attivi in numerosi Paesi e contribuiscono significativamente allo sviluppo delle comunità che li accolgono. Gli ostacoli cui fanno fronte i rifugiati nell’accedere all’istruzione superiore non hanno impedito ai borsisti del programma DAFI di eccellere nelle materie scelte: nel 2020 solo l’1 per cento degli studenti DAFI ha dovuto ripetere un anno accademico, e solo il 3 per cento si è ritirato dal programma. Si tratta di un tasso di successo incredibilmente alto.
Vario e in espansione. Agli studenti aventi diritto, il programma permette di beneficiare di borse di studio universitarie. Dal 2019, inoltre, è stato ampliato al fine di finanziare borse di studio per l’acquisizione di competenze tecniche e professionali, spesso allineate alle esigenze del mercato del lavoro del Paese di accoglienza.
Equo e inclusivo. Il programma è gestito dall’UNHCR per assicurare che la realizzazione sia in linea con i principi e con le norme in materia di accesso equo e inclusivo.
Connesso alle carriere. La transizione al mercato occupazionale resta una delle sfide principali per i rifugiati laureati, i quali spesso devono misurarsi con un accesso ridotto al lavoro formale o vivono in Paesi in cui si registrano elevati tassi di disoccupazione giovanile. Il Programma di borse di studio dell’UNHCR per i Rifugiati mira a migliorare la preparazione e l’occupabilità degli studenti affinché possano accedere al mercato del lavoro dopo il conseguimento del diploma di laurea. Le attività includono corsi di preparazione alla carriera professionale, corsi di formazione, tirocini e tutoraggio, nonché opportunità di svolgere volontariato e networking.
Per maggiori informazioni:
Foto in evidenza di UNHCR/Antoine Tardy
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