59,5 milioni di migranti forzati alla fine del 2014. Una persona ogni 122 è un richiedente asilo, un rifugiato o uno sfollato
«Siamo di fronte ad un cambio di paradigma, a un incontrollato piano inclinato in un’epoca in cui la scala delle migrazioni forzate, così come le necessarie risposte, fanno chiaramente sembrare insignificante qualsiasi cosa vista prima», ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati António Guterres. Sono 59,5 i milioni di migranti forzati alla fine del 2014, con l’incremento più alto mai registrato in dodici mesi. Rispetto al 2013 Unhcr stiamo che vi siano stati almeno 13,9 milioni di nuovi migranti forzati. Ogni giorno 42.500 persone sono state costrette a fuggire. Cifre che diventano ancora più pesanti se si pensa che nel mondo una persona ogni 122 è un richiedente asilo, un rifugiato o uno sfollato interno. Inoltre più della metà dei rifugiati a livello mondiale sono bambini.
Vecchie e nuove guerre
A incidere fortemente su questo aumento
Ai conflitti più recenti si sommano quelli ormai in corso da tempo, a volte da decenni, come accade in Afghanistan e Somalia.
La distribuzione dei migranti forzati sbilanciata verso i paesi meno ricchi
Con 219.000 attraversamenti nel Mediterraneo, il conflitto in Ucraina e la Turchia divenuta il principale paese di accoglienza di rifugiati al mondo (quasi 2 milioni di rifugiati siriani avevano raggiunto la Turchia alla fine del 2014) il numero di migranti forzati giunti in Europa è arrivato a 6,7 milioni. Ad aver contribuito in maniera decisiva al raggiungimento di questo numero è la presenza di siriani in Turchia e di ucraini nella Federazione Russa. All’interno dell’Unione europea, invece, Germania e Svezia sono i paesi che hanno ricevuto il maggior numero di domande d’asilo.
I 6,7 milioni dell’Europa rappresentano una cifra contenuta rispetto a quelle registrate in altre aree. L’86% dei rifugiati, quasi 9 su 10, si trova in regioni e paesi economicamente meno sviluppati.
Il Medio Oriente è l’area che produce
Per ulteriori informazioni e dati consultare il rapporto Unhcr in inglese qui: Global Trends 2014 – Forced displacement.