La prima guida multiculturale di Milano interamente realizzata da donne di origine straniera verrà presentata a Bookcity Milano
GiroGiroMondo è una guida che nasce dall’esperienza di integrazione di chi vive da anni a Milano e si è trovato in un gruppo di lavoro interessato al perfezionamento linguistico da una parte e all’approfondimento sulla conoscenza del territorio della città dall’altro. Si tratta della prima guida multiculturale di Milano realizzata dalle cittadine straniere che hanno frequentato i corsi di lingua e cultura italiana del Centro italiano per tutti iBVA e che verrà presentata al Bookcity Milano il 18 novembre. «Tre anni fa abbiamo iniziato un percorso sulla città di Milano – spiega Milena Angius, l’insegnate di italiano che ha curato il testo – con l’obiettivo di creare appartenenza al territorio. Il primo anno la parte didattica si concentrava sui monumenti storici di Milano e un laboratorio di scrittura in cui le donne hanno raccontato le percezioni su luoghi che frequentavano più volentieri, quelli cui si sono sentite subito affezionate e quelli che hanno trovato “respingenti” – luoghi comuni, quotidiani, che spaziavano dalla biblioteca, a un negozio o un locale. Prosegue Angius – da questo lavoro è nata una lettura pubblica. Il secondo anno abbiamo affrontato la didattica sulla biografia di donne milanesi illustri e un laboratorio di scrittura creativa che consisteva nell’immedesimarsi e rivivere sulla carta le vicende di una delle protagoniste. Alla fine abbiamo organizzato una rappresentazione teatrale “Le donne migranti raccontano le milanesi illustri”. Quest’anno, con la conclusione a maggio, abbiamo organizzato la didattica concentrandoci sulle dominazioni straniere ed elaborato la guida sulla Milano multietnica. Ogni anno abbiamo realizzato incontri conoscitivi sul territorio».
Una nuova guida per una città cosmopolita
Il metodo di lavoro per la realizzazione della guida vede le autrici ricercare tra le origini culturali del paese nativo. «Le donne coinvolte – sottolinea Angius – hanno raccolto le tracce storiche e i segni attuali della presenza delle loro comunità, mettendone in luce l’apporto nella costruzione del patrimonio storico e culturale della città. Hanno cercato cittadini provenienti dai loro paesi di origine che hanno realizzato opere importanti a Milano, molti vivono ancora qui e sono artisti. Ognuna ha seguito il medesimo canovaccio, ha approfondito la storia di emigrazione della sua comunità di origine, le date e quali le zone di diffusione privilegiata». Una ricerca ad ampio raggio che, come precisa l’insegnante di lingua italiana «si è concentrata sui luoghi di culto e quelli di incontro abituale, delle associazioni, dei centri culturali e delle biblioteche, sui musei per verificare se c’erano opere di autori del paese di origine, sui festival degli ultimi anni, sulla partecipazione a Expo 2015, sulla vita di milanesi illustri che hanno vissuto all’estero o sulla vita di celebri personaggi del paese di origine che hanno avuto modo di legarsi alla città lombarda. Non mancano tutte le informazioni sui ristoranti e sui negozi».
Sono 20 donne, vivono in Italia da molti anni, sono laureate, qualcuna lavora in azienda, altre in negozio, altre sono professioniste e raccontano, dunque, la cosmopolita Milano con le interazioni tra la città e le comunità di Egitto, Marocco, Perù, Brasile, Polonia, Romania, Russia, Ucraina e Moldavia. Sono più di una esperienza di integrazione conclusa tra le pagine di una guida, poiché esprimono un ruolo attivo e di compartecipazione alla vita culturale della città mentre spiegano la condivisione degli spazi urbani.
Tra i progetti futuri, quello di continuare ad allargare il contributo delle comunità: « l’idea – conclude Angius – è quella di proseguire il lavoro con gli interessati e con altre classi contemplando il coinvolgimento di uomini e donne di altri paesi di origine rispetto ai nove di cui abbiamo parlato».