Una raccolta di articoli tradotta in 9 lingue e pubblicata in 11 paesi europei. Questo il progetto editoriale di Vice, che ha deciso di parlare di integrazione a partire dalla storie dei rifugiati più giovani
“In un momento in cui si parla sempre più spesso di intolleranza, non è certo il caso di rinunciare. Perché oggi più che mai, mentre in tutta Europa assistiamo a una maggiore chiusura nei confronti dell’altro, è importante ripensare al modo in cui dovremmo approcciarci alla questione delle migrazioni“. Così Elektra Kotsoni presenta su Vice la raccolta di articoli sui giovani rifugiati pubblicata ieri in 11 paesi europei, in 9 lingue.
Si chiama “Nuovi vicini” questo progetto editoriale attraverso il quale Vice ha deciso di offrire ai lettori le storie di ragazzi che, dopo essere stati costretti ad abbandonare la propria casa, oggi vivono in Europa. Giornalisti e redattori sparsi per il continente li hanno cercati, offrendo loro l’opportunità di raccontarsi in prima persona, con l’obiettivo di andare oltre gli stereotipi.
“Volevamo far vedere che come ogni persona che scrive, come ogni vicino di casa, questi ragazzi hanno personalità diverse l’una dall’altra, che non possono essere definite unicamente dal loro status di rifugiati o richiedenti asilo“. Non solo storie e opinioni legate alla condizione di rifugiato, quindi, ma anche parole e pensieri su quei temi che accomunano tutti: l’amore, la musica, lo sport, per esempio. Come Mohammed, che ripercorre le esperienze imbarazzanti vissute da quando è a Londra, o Talal che parla della sua passione, il parkour. O ancora Mia, che ci dice quali libri l’hanno aiutata a superare l’orrore della guerra.
“Nuovi vicini” è qui.