Sette testate di altrettanti paesi per raccontare #OpenEurope
«Participez, témoignez, alertez!». Con queste parole il sito di informazione
L’obiettivo è duplice: da una parte raccontare meglio il dramma dei migranti, dall’altra riportare le iniziative di solidarietà. «L’ambizione è raccontare come, lontano dai discorsi dei politici, possano svilupparsi dinamiche di solidarietà nelle società europee – scrive Mediapart – Le associazioni, i gruppi, i singoli cittadini rappresentati da migranti e rifugiati sono notoriamente degli attori essenziali in questa catena di solidarietà». È un’Europa, quella che #OpenEurope ha deciso di mostrare, che sfida la cosiddetta fortress Europe: alla chiusura e inospitalità della fortezza Europa si oppongono le esperienze di chi invece sceglie di accogliere, di chi vuole un’Europa aperta. Sono proprio queste le storie che Mediapart vuole far emergere, dimostrando che esiste un’alternativa all’atteggiamento di rifiuto purtroppo diffuso.
Tra i partner del progetto l’italiano Internazionale, a cui si affiancano Infolibre (Spagna), Correct!v (Germania), Il Corriere dei Balcani, Hulala (Ungheria), Efimerida ton syntakton (Grecia), Inkyfada (Tunisia).
L’invito, quindi, a giornalisti, cittadini e associazioni, è quello di raccontare cosa accade nel proprio paese condividendolo sui social media di Open Europe (Facebook e Twitter) o attraverso le altre modalità previste da Mediapart (maggiori informazioni qui).
Per informazioni scrivere a openeurope@mediapart.fr.