“Da mesi ascoltiamo parole violente e cariche di rancore nei confronti degli immigrati, che nel cuore dell’estate sono state seguite da gesti xenofobi e razzisti verso italiani con la pelle nera, richiedenti asilo, rom. Come cristiani evangelici riteniamo che il limite della tollerabilità di questo linguaggio e di questi atteggiamenti sia stato ampiamente superato e per questo abbiamo deciso di lanciare il messaggio chiaro e forte che noi non ci stiamo”.
Ritorna l’informazione distorta sul tema salute con l’articolo pubblicato il 26 luglio dal quotidiano Libero “Otto profughi su 10 arrivano fuori di testa e in Italia peggiorano”. Carta di Roma ha intervistato Medici senza frontiere per un fact checking di Piera F. Mastantuono “Il 60,5% dei profughi mostra problemi di salute mentale, 87% dei pazienti… Leggi tutto
Lo smalto sul corpo di Josefa introduce un elemento di rottura nell’immagine del “corpo vittima” a cui siamo abituati e che riconosciamo: un corpo dilaniato, sofferente, mutilato. Questa è l’immagine della vittima per eccellenza, intorno a questa si mobilitano i contenuti che costruiscono il senso comune, e con questa ormai le istituzioni dialogano e la politica fa propaganda elettorale.
I dati su migranti e rifugiati rilasciati a giugno dall’Unhcr dicono – tra le molte cose – che in questo momento esiste una sproporzione tra il peso politico all’interno dell’Ue dei paesi del cosiddetto “Gruppo di Visegrad” e il numero di rifugiati realmente presenti in quei paesi.
Esce la nuova versione della mappa che misura l’odio online, voluta da Vox – Osservatorio italiano sui diritti. I tweet intolleranti nel terzo anno della rilevazione modificano la tendenza registrata nei due anni precedenti: diminuisce l’intolleranza contro le persone omosessuali ed esplodono xenofobia, islamofobia e antisemitismo, mentre alto continua a rimanere l’odio contro le donne.
Dieci anni dopo la sua prima uscita, l’appello è rivolto a tutti i giornalisti affinché svolgano un’azione critica e di contrasto ai messaggi d’odio usati come strumento di propaganda da politici e ministri.
“In questi ultimi tempi c’è stata una crescita di minacce, aggressioni, scritte e manifesti contro gli immigrati, spesso accompagnata dalla passività delle persone presenti”. A dichiararlo è il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, che ha aggiunto: “Non tocca a noi intervenire nell’analisi politica e sociale, ma come Procura dobbiamo dare una risposta a questi reati odiosi e insopportabili”.
Come raccontare le migrazioni coinvolgendo i protagonisti del fenomeno, in particolare coloro che provengono da alcuni contesti, oggi, particolarmente coinvolti nei flussi?
Ieri abbiamo festeggiato i 10 anni di Carta di Roma, lo abbiamo fatto ripartendo dalla base, dalla parola, cercando di restituirle un significato originario, attraverso l’interpretazione dell’attrice Daniela Morozzi, accompagnata dal violino e dalla chitarra di Isaac De Martin e Alaa Arsheed, sono state snocciolate e commentate una dietro l’altra “sbarco”, “odio”, “clandestino”, in tutto dieci parole
Nel 2017 il numero di persone costrette a fuggire nel mondo a causa di guerre, violenze e persecuzioni ha raggiunto un nuovo record per il quinto anno consecutivo. A determinare tale situazione sono state in particolare la crisi nella Repubblica Democratica del Congo, la guerra in Sud Sudan e la fuga in Bangladesh di centinaia di migliaia di rifugiati rohingya provenienti dal Myanmar. I paesi maggiormente colpiti sono per lo più i paesi in via di sviluppo.
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