L’organizzazione umanitaria ha scelto di raccontare attraverso le immagini cosa accade nel mondo. Ciascuna foto della gallery è corredata di una didascalia esplicativa, con dati e informazioni per collocare nello spazio e nel tempo l’immagine Per raccontare l’anno appena trascorso Medici senza frontiere ha scelto dodici foto, d’autore, rappresentative di alcune delle emergenze nelle quali… Leggi tutto
Yemen, Rohingya, Siria, Repubblica Centrafricana. Sono solo alcune delle crisi più o meno dimenticate di cui i media mainstream raramente si occupano. Le periferie del mondo sono state per tutto il 2017 il fanalino di coda dell’informazione come evidenziato dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio di Pavia realizzato quest’anno per Cospe, Fnsi e Usigrai.
Le linee guida per l’applicazione della Carta di Roma, le migrazioni forzate e il Mediterraneo e il sistema di accoglienza italiano: sono questi alcuni degli argomenti che saranno trattati a Torino il 16 gennaio, in occasione del corso di formazione continua “Notizie fuori dal ghetto. Giornalisti insieme per conoscere e applicare la Carta di Roma”.
I Muppets saranno protagonisti di un progetto di assistenza educativa per i bambini rifugiati siriani. L’organizzazione umanitaria International Rescue Committee e il Sesame Workshop, che supporta “Sesame Street”, si sono aggiudicati “100&Change”, il premio di 100 milioni di dollari creato dalla Fondazione MacArthur di Chicago.
Sono 15 i luoghi coinvolti con video-mapping, proiezioni, giochi di luce e attività che vedono la nuova edizione del F-light, Firenze Light Festival.
Fino al 7 gennaio sarà possibile assistere agli spettacoli di luci sul tema che quest’anno è rappresentato dalle frontiere, intese sia come orizzonte e limite geografico dei confini geopolitici sia in senso metafisico, per offrire un modo di riflettere attraverso la varietà delle immagini e delle suggestioni proposte.
Sessantacinque giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi nel mondo nel 2017. L’ha valutato Reporter senza frontiere (RSF) nel suo rapporto annuale. Tra loro ci sono 50 reporter professionisti, il dato più basso degli ultimi 14 anni. Il trend non indica una diminuzione delle violenze in generale, ma il fatto che, almeno in parte, molti giornalisti stanno rinunciando a lavorare nelle parti più pericolose del mondo, oltre che una migliore protezione per chi opera nel settore dell’informazione.
«Cerchiamo di fare narrazione sulle storie dei migranti e su quello che succede perché è doveroso e perché non si sa mai abbastanza. Chi è informato, invece rischia di essere “anestetizzato” al racconto sul vissuto di altre persone, così cerchiamo di essere provocatori e di spiegare la quotidianità che vivono i migranti nel nostro paese: questo permette di saltare il pregiudizio». In questo modo Valerio Bonanni, direttore artistico di Semi volanti racconta la realtà dell’officina di teatro sociale e il progetto Black reality .
Sono 400 i progetti di servizio civile che coinvolgono 3500 volontari in tutta Italia e che vedono impegnati nelle attività 75 giovani non comunitari nelle sedi di Cesc project.
Questa organizzazione è un coordinamento di enti di servizio civile che nasce dalla tradizione degli obiettori di coscienza al servizio militare insieme a quella federativa dei “piccoli” enti di servizio civile iniziata già nel 1982 con il C.E.S.C. (Coordinamento Enti Servizio Civile). Promuove e realizza programmi di cooperazione internazionale, di volontariato, di promozione dello sviluppo, culturali e formativi sia in Italia che all’estero e attualmente aggrega 102 enti tra associazioni, cooperative, enti locali, congregazioni religiose, imprese e fondazioni.
E’ un spiaggia simbolica, come quelle conosciute alle cronache per aver restituito i corpi senza vita dei migranti che hanno attraversato il mare. Il suolo però è di pietra anche se sembra far parte di un arenile su cui, grazie alle nanotecnologie e un sistema idraulico particolare, appaiono delle microsfere di acqua che compongono nomi e cognomi di uomini e donne che sono partite dall’Africa o dal Medio Oriente, scomparsi durante il viaggio in mare. Si chiama Palimpsesto ed è l’installazione che si può vedere fino al primo aprile al Palacio de Cristal a Madrid.
In occasione della Giornata internazionale del migrante, il 18 dicembre si terrà il Global migration film festival che vedrà diverse proiezioni a partire dalle ore 16.00 fino all’ultima prevista alle ore 20.00 presso il cinema Farnese, a Piazza Campo de’ fiori, a Roma.
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