Il loro percorso è iniziato in Siria, dove denunciavano con video e foto le violenze alle quali assistevano. Dopo la fuga hanno preso parte al progetto di storytelling radiofonico Syrians Between Us, che ha dato voce e professionalità alle persone costrette dal conflitto a fuggire ad Amman Di Piera F. Mastantuono Sessanta i rifugiati siriani che… Leggi tutto
C’è chi è scappato da solo dalla Costa d’Avorio a 9 anni, chi ha vissuto la comunità come un inferno picchiato dai ragazzi più grandi, chi si dilegua nelle pieghe del lavoro nero. E per tutti arrivare alla maggiore età è un incubo perché il sistema di accoglienza si interrompe.
Tre amici, una serata insieme. A tavola, però, la conversazione civile è sostituita da uno scambio di battute intrise di odio e insulti. Sono le stesse frasi che è facile rintracciare sui social media, quei casi di hate speech – discorsi d’odio – che colpiscono categorie e minoranze più spesso discriminate in cui troppo spesso ci si imbatte.
“Labour Migration Journalism Fellowship Programme”: questo il nome del programma di studio semestrale rivolto ai giornalisti e promosso dall’International Labour Organization (Ilo) in collaborazione con l’Ethical Journalism Network. L’iniziativa, parte di un progetto più ampio che ha l’obiettivo di contrastare il traffico umano finalizzato allo sfruttamento lavorativo, è rivolta ai quei giornalisti junior e media maker con esperienza professionale in Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Libano o Giordania.
Le convinzioni errate su nomadismo, cittadinanza a casa sono alla base di un articolo rispetto al quale l’Associazione 21 luglio ha fatto chiarezza, smontando gli stereotipi A cura di Associazione 21 luglio Il 24 giugno 2017 è apparso su “Il Tempo” un pezzo di Marcello Veneziani intitolato “La leggenda dei Rom, la realtà degli zingari”…. Leggi tutto
Si chiama Refugee aid app (RefAid) ed è un’app per smartphone che mostra a migranti, rifugiati e associazioni di settore i servizi più vicini a loro nella mappa con un’interfaccia molto semplificata.
Il fenomeno della tratta e dello sfruttamento di minori in 106 paesi al mondo indica che su 63.251 casi rilevati a livello globale sono 17.710 (pari ad 1 un caso su 4) e riguardano bambini o adolescenti, con una larga prevalenza di genere femminile (12.650), e i minori rappresentano il secondo gruppo più numeroso tra le vittime di tratta dopo le donn
“La pizza, giocare a calcio, guardare Tom e Jerry” sono alcune delle cose preferite indicate dai giovani rifugiati che vivono ad Atene, in Grecia, nel breve video realizzato dall’Unicef.
«Sbarchi, i perché di un assedio». Si apriva così il Corriere della sera domenica 16 luglio 2017. Un taglio della notizia molto simile a quello usato un anno fa durante la campagna elettorale per il referendum sulla Brexit da alcuni giornali inglesi che “descrivevano” gli arrivi dei migranti sull’isola.
È possibile candidarsi fino al 28 agosto per il workshop “Imagining Better Ways to Promote Equality and Freedom of Expression” per European Media Regulatory and Self-regulatory Institutions che si terrà dal 5 al 6 ottobre a Londra.
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