Sono oltre 65 milioni le persone costrette, dalla fine del 2016, a lasciare le proprie case, per scappare da guerra, violenza e persecuzioni.
“Case popolari ai poveri, ma solo se sono è rom”, è questo il titolo dell’articolo pubblicato sul quotidiano Libero in data 01.06.2017, a firma del giornalista Mattias Mainiero. Nell’analizzare il Piano Rom presentato a fine maggio dalla giunta capitolina, l’articolo porta avanti la tesi secondo cui i rom “intascheranno il contributo casa”, previsto dal piano, e “occuperanno l’abitazione
Associazione Carta di Roma, organizzazione non profit fondata nel 2011 dall’Ordine nazionale dei giornalisti e dalla Federazione nazionale della stampa italiana, con l’obiettivo di promuovere il codice deontologico in materia di migranti, richiedenti asilo e rifugiati attraverso attività di monitoraggio e formativa, cerca una/un collaboratrice/collaboratore da inserire nel suo staff, con disponibilità immediata.
Il World Monument fund ha stanziato 536.000 dollari per formare le giovani generazioni siriane verso la tutela del proprio patrimonio e della propria storia. E lo farà dall’interno del campo di Zaatari, sul confine giordano, allestito per i rifugiati siriani.
«L’Europa nasce o muore nel Mediterraneo». Scriveva già decenni fa Alex Langer. Con questa stessa frase nel 2015 si chiamarono a raccolta le forze sane di questo paese per fermare la strage di migranti in mare.
Giovedì 6 luglio 2017 la sala “Walter Tobagi” della Fnsi ospiterà la presentazione del libro di Luciana Alpi “Esecuzione con depistaggi di Stato” (Kaos Edizioni).
Qual è il ruolo della comunicazione pubblica nel raccontare le migrazioni e facilitarne la comprensione? Cosa s’intende per comunicazione interculturale e come si realizza? Quale rete può crearsi tra associazioni, ong e enti pubblici? Sono alcune delle domande alle quali hanno cercato di rispondere le “linee guida regionali sulla comunicazione interculturale per comunicatori pubblici”
Dopo nove mesi di storie raccontate e ascoltate, settimana dopo settimana in un laboratorio di narrazione con quattordici ragazze e ragazzi di Laboratorio 53, arrivano due passeggiate sonore che portano l’ascoltatore-esploratore in giro per la città di Roma, per seguire un filo rosso che si dipana attraverso i racconti di vita, le considerazioni, i riferimenti tradizionali e culturali di Bakary, Noshad, Baba, Miguel, Alì, Samuel, Awaz, Kaba, Sissoko, Lamine, Ousmane, Sidia, Lassana, Abdoul. Le GUIDE INVISIBILI.
“Se hanno lo smartphone non sono poveri né scappano dalla guerra”: un commento che incontriamo in modo frequente in risposta ad articoli che trattano il tema dei flussi migratori, che si tratti di adulti o di minori. Un’idea, questa, che tuttavia è basata su un’immagine distorta di chi abita i paesi africani e medio orientali e che non tiene in considerazione il ruolo importante che la tecnologia ricopre per coloro che abbandonano il proprio paese. Più che importante, per alcuni essenziale.
L’evento di due giorni si terrà il 26 e il 27 giugno 2017 presso l’Auditorium Antonianum – viale Manzoni. La due giorni è organizzata dall’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Unar) in collaborazione con Facebook e patrocinato dalla RAI, per realizzare un’occasione di formazione ed incontro dedicata al rapporto tra discriminazione, discorsi d’odio e il mondo dei mass media e della comunicazione.
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