Nello scenario della Casa del Cinema, per il decennale di Carta di Roma, abbiamo letto, ascoltato, visto e riflettuto sulla base della professione giornalistica: la parola
Il 25 giugno abbiamo festeggiato i 10 anni di Carta di Roma, lo abbiamo fatto ripartendo dalla base, dalla parola, cercando di restituirle un significato originario, attraverso l’interpretazione dell’attrice Daniela Morozzi, accompagnata dal violino e dalla chitarra di Isaac De Martin e Alaa Arsheed, sono state elencate e commentate una dietro l’altra “sbarco”, “odio”, “clandestino”, in tutto dieci parole. Le foto di Roberto Salomone e le vignette di Mauro Biani hanno consentito un ulteriore livello di lettura, iconografico stavolta, in un accostamento, o per similitudine o per contrasto, che consentisse di cogliere il peso di quella parola nella sua totalità. Abbiamo cercato di raccontarlo anche su Twitter, ecco cosa abbiamo detto:
Inizia la serata per i dieci anni di Carta di Roma, @marinosinibaldi “la società dipende dal fatto che le parole abbiano un significato condiviso e non manipolato” #10anniCdR #parolesenzaconfini pic.twitter.com/xVPCD1AUOC
— Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
#parolesenzaconfini @CarlottaSami commenta #sbarco “perché non scegliere un’altra parola e parlare di #approdo?” pic.twitter.com/AflcF90JO7 — Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
#parolesenzaconfini @CarlottaSami commenta #sbarco “perché non scegliere un’altra parola e parlare di #approdo?” pic.twitter.com/AflcF90JO7
#parolesenzaconfini .@LuigiManconi1 e la parola #soccorso “è quella categoria che induce l’individuo isolato a farsi comunità. Perciò, la criminalizzazione del soccorso significa attentare all’identità stessa dell’individuo come essere sociale”. pic.twitter.com/MVuvUynWYw — Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
#parolesenzaconfini .@LuigiManconi1 e la parola #soccorso “è quella categoria che induce l’individuo isolato a farsi comunità. Perciò, la criminalizzazione del soccorso significa attentare all’identità stessa dell’individuo come essere sociale”. pic.twitter.com/MVuvUynWYw
.@giusi_nicolini #parolesenzaconfini #accoglienza “che è prendersi cura degli altri e accettare che gli altri lo facciano con noi” — Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
.@giusi_nicolini #parolesenzaconfini #accoglienza “che è prendersi cura degli altri e accettare che gli altri lo facciano con noi”
#parolesenzaconfini #clandestino #invasione @valerio_cataldi “non sono le parole ad essere sbagliate ma come le si usa” — Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
#parolesenzaconfini #clandestino #invasione @valerio_cataldi “non sono le parole ad essere sbagliate ma come le si usa”
.@vditrapani #percezione #parolesenzaconfini “più che la percezione, che parla alla pancia, meglio la conoscenza” #10anniCdR — Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
.@vditrapani #percezione #parolesenzaconfini “più che la percezione, che parla alla pancia, meglio la conoscenza” #10anniCdR
#odio #parolesenzaconfini #10anniCdR @lauraboldrini la politica dell’#odio crea nemici ed è un sintomo del malessere della #democrazia — Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
#odio #parolesenzaconfini #10anniCdR @lauraboldrini la politica dell’#odio crea nemici ed è un sintomo del malessere della #democrazia
.@gadlernertweet #razza #parolesenzaconfini “questi dieci anni sono stati quelli del #giornalismo di razza” #10anniCdR — Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
.@gadlernertweet #razza #parolesenzaconfini “questi dieci anni sono stati quelli del #giornalismo di razza” #10anniCdR
.@leg_alessandra #solidarietà #parolesenzaconfini #10anniCdR “solidarietà è il contrario di #solitudine. Solidarietà è chiedere #veritapergiulioregeni“ — Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
.@leg_alessandra #solidarietà #parolesenzaconfini #10anniCdR “solidarietà è il contrario di #solitudine. Solidarietà è chiedere #veritapergiulioregeni“
.@lercionotizie per i #10anniCdR pic.twitter.com/5bgXF7QtzS — Carta di Roma (@cartadiroma) 25 giugno 2018
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