Scrittori e giornalisti stranieri sono i protagonisti di Prato Città Aperta 2016, premio promosso dall’Associazione 6 settembre di Figline di Prato. «La convivenza e l’integrazione non possono che passare dalla cultura – ha affermato durante la presentazione dell’iniziativa Mirko Castellani, presidente dell’organizzazione – Prato, per la sua conformità e per la presenza capillare sul territorio di numerosi popoli è il luogo ideale dove proporre questo progetto».
Il concorso prevede tre sezioni: Letteratura, Giornalismo, Diritti umani e Solidarietà. I testi saranno valutati da una giuria presieduta da Gino Barsella, formata da giornalisti, che assegnerà al vincitore un premio del valore di 500 euro. Gli elaborati, inoltre, saranno pubblicati da Marco Del Bucchia Editore.
L’accento è stato posto anche sul ruolo della lingua italiana, idioma in cui dovranno essere scritti i testi: «I migranti, usando l’italiano come lingua di incontro e mediazione – spiega l’ideatore del premio, Andrea Genovali – Grazie a queste persone l’italiano torna a essere pulsante e vivo. Si tratta di un premio volto a creare un ponte tra le diverse culture e a favorire l’integrazione e il dialogo tra popoli provenienti da paesi diversi e che usano l’italiano per comunicare tra di loro».
Il premio ha ricevuto il patrocinio del Comune.
Il bando prevede che ogni partecipante possa inviare un solo elaborato, inedito, non oltre il primo febbraio 2016. La premiazione si terrà invece il 12 marzo. Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione clicca qui.
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