Lunaria presenta l’indagine analizzando i discorsi di odio nelle loro diverse manifestazioni. Lessico e prassi discriminatorie rilevate raccontano l’era 4.0 del razzismo
L’indagine di Lunaria, presentata ieri alla Camera, si concentra sui dati rilevati dalla piattaforma Cronache di ordinario razzismo, nel database con 1483 casi di discriminazione registrati: violenze verbali, in alcuni casi trasformate anche in fisiche, monitorate tra l’1 gennaio 2015 e il 31 maggio 2017. L’analisi affronta le forme di razzismo che attraversano la società attuale, a partire dal tipo di linguaggio usato. Temi irrisolti e in divenire, dalle leggi, di quanti siano gli omicidi che nascono con un movente razziale, di quali strumenti ci si serva per alimentare stereotipi e distorsioni.
Esempi di quotidiano razzismo
Un lavoro di monitoraggio sugli episodi razzisti ma anche di denuncia e informazione con un focus specifico su casi eclatanti. Ad esempio la prima serata di Piazza Pulita in onda a Marzo 2015 durante la quale, come si legge nel Libro Bianco “in quattro minuti l’europarlamentare della Lega Nord Gianluca Bonanno propone un crescendo di pregiudizi e di stereotipi che culminano in una frase spettacolarmente razzista volta a denigrare i Rom e l’ attivista Diana Pavlovic”.
Quella di Lunaria è un’analisi sul contesto politico culturale in Italia, partendo dalle politiche migratorie dell’Unione europea e un utile strumento per decrittare la rappresentazione mediatica delle migrazioni. Nel dibattito pubblico e politico il tema dell’immigrazione è ancora un tema mainstream. Tra gli esempi riportati anche i casi di cronaca locale come la notizia che vede al centro chi in provincia di Parma ha agito ai danni di un cittadino tunisino torturato e seviziato fino alla morte. La storia di Mohamed Habassi è ora cronaca nera.
Lunaria rileva l’importanza della verifica dei numeri al fine di diffondere dati veritieri. Altro esempio nel libro è lo scoop di una giornalista quando “rivela che da oltre un anno, al 60% delle bambine maghrebine viene negata la possibilità dalle proprie famiglie di frequentare la scuola dell’obbligo”. Un dato che, come dice Lunaria, “riguarderebbe oltre 30.000 bambine segregate e non trova riscontro con i dati del Ministero della Pubblica Istruzione del 2015/2016 poiché non ci sono rilevazioni distinte per genere”.
Vere e proprie spirali di odio che, oggi, con internet vivono anche di contaminazioni reciproche. «Il periodo più recente – spiega la presidente di Lunaria, Grazia Naletto – osservato alla luce degli anni precedenti, aggiunge al razzismo ordinario, un razzismo vigliacco e al tempo stesso un razzismo spudorato».
Questo accade anche perché rispetto a dieci anni fa«la violenza è una delle modalità ordinarie che caratterizzano il sistema di relazioni sociali e il dibattito pubblico, soprattutto in rete» chiarisce, ancora, Naletto .
Il razzismo di oggi, si evince dunque dal Quarto libro bianco, è considerato legittimo più che in passato, ordinario, e persino ostentato: «è il razzismo dell’era 4.0» conclude la presidente di Lunaria.
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