“Le narrazioni della disinformazione hanno così tanto successo perché gli attori della disinformazione collegano la migrazione alle insicurezze esistenti, descrivendola come una minaccia per tre aree parzialmente sovrapposte: salute (migranti come criminali violenti, terroristi o portatori di malattie), ricchezza (migranti come trucchi per benefici sociali o concorrenza sleale per lavoro) e identità (migranti come forza di invasione ostile, che minaccia di sostituire i bianchi, i cristiani europei e le loro tradizioni)“.Gli autori, Paul Butcher e Alberto-Horst Neidhardt forniscono alcune raccomandazioni stimolanti per la costruzione di narrazioni alternative, tra cui l’uso di messaggi semplici, specifici e continui e la scelta, nella comunicazione di “intermediari” di fiducia.
Il report, pubblicato sul sito dell’EPC, è scaricabile qui
L’immagine in evidenza è la copertina del report
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