Rilanciamo l’interessante lavoro su disinformazione e immigrazione dell’European Policy Centre (EPC) a cui Giovanna Maiola e Giuseppe Milazzo, ricercatori dell’Osservatorio di Pavia, hanno avuto il piacere di dare un piccolo contributo
“Le narrazioni della disinformazione hanno così tanto successo perché gli attori della disinformazione collegano la migrazione alle insicurezze esistenti, descrivendola come una minaccia per tre aree parzialmente sovrapposte: salute (migranti come criminali violenti, terroristi o portatori di malattie), ricchezza (migranti come trucchi per benefici sociali o concorrenza sleale per lavoro) e identità (migranti come forza di invasione ostile, che minaccia di sostituire i bianchi, i cristiani europei e le loro tradizioni)“.
Gli autori, Paul Butcher e Alberto-Horst Neidhardt forniscono alcune raccomandazioni stimolanti per la costruzione di narrazioni alternative, tra cui l’uso di messaggi semplici, specifici e continui e la scelta, nella comunicazione di “intermediari” di fiducia.
Il report, pubblicato sul sito dell’EPC, è scaricabile qui
L’immagine in evidenza è la copertina del report