Si chiama Refugee aid app (RefAid) ed è un’app per smartphone che mostra a migranti, rifugiati e associazioni di settore una mappa di tutti i servizi realizzati dalle associazioni umanitarie attive sul territorio europeo.
Uno dei creatori dell’app, Shelley Taylor, ha raccontato come alla base di quest’idea ci sia stata una motivazione personale: «Ho provato il dolore di perdere un figlio, il mio unico figlio, pochi anni fa, perciò, quando ho visto le foto del piccolo Aylan sulla spiaggia ho saputo che dovevo fare qualcosa per aiutare queste persone disperate».
L’app funziona mettendo a disposizione informazioni su cibo, lavoro, educazione, ed è di fatto uno strumento per creare una collaborazione produttiva tra Ong, associazione no profit e governi locali.
Taylor e il suo team, dopo aver parlato con alcune delle maggiori organizzazioni che aiutano i rifugiati, inclusa la Croce Rossa inglese, l’Unhcr, hanno lanciato l’app un anno fa in Grecia e si è presto diffusa in 12 paesi. Oggi è possibile scaricarla e utilizzarla in Turchia, Grecia, Irlanda, Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Belgio, Slovenia, Croazia, Ungheria, Bulgaria e Malta. E l’elenco è in continuo aggiornamento.
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