Nella cronaca della settimana più volte abbiamo trovato articoli e titoli che sottolineano le somme di denaro destinate alle famiglie Rom per abbandonare gli ormai tristemente famosi campi. Sappiamo bene che, in un periodo di forte crisi economica e di riduzione in povertà di un numero sempre maggiori di cittadini, il tema risulta sensibile e fonte di accese discussioni.
Martedí 11 febbraio sulle pagine del Libero Milano troviamo un´articolo che descrive la proposta del Comune di pagare 8 mila euro ad ogni famiglia di residenti di uno dei campi Rom autorizzati, in cambio di lasciare il posto in cerca di un´altra abitazione.
Secondo l´articolo sono per adesso circa quaranta le persone che avrebbero accettato i soldi dal Comune. La percentuale non alta, che peró, non sorprede.
Anche la Repubblica prima (9 febbraio) e la Padania poi riprendono la notizia per poi arrivare alle cronache di un’altra città, Bologna e al titolo del Resto del Carlino di oggi „I Nomadi mettono su casa“
Nel caso di Milano però gli articoli non ci dicono quale sarebbe la prossima destinazione di queste famiglie. Non si sa e sembra che al Comune di questo non gliene importi. Pagando le famiglie per andarsene il Comune fa capire che della soluzione della situazione abitativa dei Rom non se ne vuole occupare piú di tanto. Io ti pago, tu togli il disturbo, ti sposti, vai via.
Una volta smantellato il campo, il Comune pare voglia costruirne uno piú piccolo sotto il controllo stabile della polizia e vigilanza urbana. E si torna all´inizio del cerchio vizioso; un´altro campo segregato, un´altro spazio sotto la vigilanza, un´altro spazio di segregazione.
L‘Associazione 21 luglio http://www.21luglio.org/in uno delle sue ricerche aveva quantificato le cifre che servono per mantenere gli insediamenti autorizzati per i Rom. I numeri dei due centri d´accoglienza nella regione Lazio possono sorprendere; 20 euro al giorno a persona con una spesa mensile a nucleo familiare di circa 2.700 euro. Una cifra decisamente alta che potrebbe essere sfruttata in modo diverso invece di mantenere delle strutture altamente provvisorie, temporali e segregative.
Con queste cifre a disposizione, dettagliate anche nel rapporto Segregare Costa di Lunaria (http://www.lunaria.org/internazionale/segregare-costa/) potrebbero uscire fuori le soluzioni migliori, quelle a lungo termine che porterebbero all’acquisizione di autonomia e piena cittadinanza dei Rom italiani.
Ma indagare e titolare sui costi della segregazione è sicuramente meno popolare o meno populista.
i nomadi mettono su casa Il Resto del Carlino 14.02.2014
Via Idro 8000 euro a famiglia e 40 rom comprano casa a Pavia La Repubblica 09.02.2014
vergogna Pisapia regala 8000 euro ai rom per trasferirsi La Padania 12.02.2014
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