Dal 5 al 18 dicembre la prima edizione della rassegna lanciata dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni per contrastare la narrativa tossica che circonda migranti e rifugiati
In occasione della Giornata internazionale del migrante 72 paesi hanno aderito al Global Migration Film Festival, rassegna cinematografica lanciata dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, con l’obiettivo di promuovere una contro-narrativa in contrasto a quella che descrive la condizione di migranti e rifugiati attraverso stereotipi e pregiudizi.
Dal Niger all’Italia, le storie e le voci di migranti e rifugiati
“Come dovrei sentirmi? Sento il bisogno di piangere. Perché ho lasciato la mia famiglia, che non ha niente. E io sono qui, ma non ho niente comunque”. A raccontarlo un giovane di origine subsahariana giunto in Italia lungo una delle principali rotte migratorie, quella che passa per il Niger.
Attraverso villaggi rurali, autobus e trafficanti, fino alle piazze e case italiane, si snoda il viaggio di “Wallah je te jure”, di Marcello Merletto.
Il lungometraggio sarà proiettato il 14 dicembre a Roma. Per informazioni clicca qui.