«Non abbiamo avuto, in questi anni, nemmeno un caso di malattia grave e pericolosa da migranti. Le patologie che fanno paura viaggiano in aereo. Anche in prima classe. Abbiamo però assistito moltissimi migranti: non ci sono “grandi” virus sui barconi, ci sono molti traumi. E i segni di tante, tante violenze». Ad affermarlo la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione dell’inaugurazione della sede ristrutturata dell’Istituto per la ricerca e la cura delle malattie della migrazione e della povertà di Roma presso l’ospedale San Gallicano di Trastevere, il 3 marzo.
«Presto faremo una carta sanitaria sui migranti, la stiamo elaborando insieme all’Oms – ha aggiunto Lorenzin – Ci stiamo tarando su quello che abbiamo registrato: oltre al tipo di patologie tipiche di chi è sottoposto a questi viaggi lunghi, stressanti, in condizioni estreme, purtroppo abbiamo moltissimi traumi fisici. Persone che hanno avuto varie fratture. Sono moltissime, poi, le violenze sessuali sia sulle donne che sui bambini. Questo richiede tanto lavoro non solo dal punto di vista strettamente medico ma anche psicologico».
Eppure, parlando di sanità e migranti, a essere protagonisti degli articoli e dei servizi spesso non sono i traumi fisici e psicologici subiti durante il viaggio, ma allarmismi sanitari che non trovano alcun riscontro nella realtà.
Il 2014 era stato l’anno del virus Ebola e della tubercolosi. Il 2015 quello della scabbia. Fatti e dati hanno dimostrato per ognuno di questi casi l’infondatezza delle paure diffuse da numerose testate giornalistiche; tuttavia non sempre sono stati sufficienti a rimpiazzare nella mente di lettori e ascoltatori le informazioni scorrette e i toni esagerati, purtroppo incredibilmente efficaci nel gettare radici.
Di quale patologia sarà il turno nel 2016? Con l’avvicinarsi della bella stagione e la probabile intensificazione degli arrivi via mare, lo spettro degli allarmi sanitari infondati potrebbe riaffacciarsi sulla stampa. Noi ripetiamo, anche quest’anno, #AllarmismoNoGrazie, slogan con cui Medici Senza Frontiere invita a non diffondere false notizie sulla salute dei migranti.
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