L’Associazione Carta di Roma nei giorni scorsi ha inviato una lettera al direttore de Il Messaggero, Virman Cusenza, in seguito alle segnalazioni che ci sono giunte relative all’articolo «Clandestini, l’Europa deve fare di più in un anno sbarchi quasi raddoppiati».
Di seguito il testo della lettera.
Caro Direttore, le scriviamo perché nella rassegna stampa che ogni giorno esaminiamo abbiamo trovato, ieri, un titolo che non corrisponde alla realtà dei fatti e nemmeno al contenuto dell’articolo. A pagina 7 de Il Messaggero leggiamo: «Clandestini, l’Europa deve fare di più in un anno sbarchi quasi raddoppiati». Il titolo è un virgolettato attribuito al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, intervistato dal giornalista Marco Ventura. Tuttavia proseguendo nella lettura dell’intervista scopriamo che Paolo Gentiloni non utilizza mai il termine “clandestini”, parlando invece di “flussi migratori irregolari” o genericamente di “migranti”. Comprendiamo la necessità di sintetizzare la titolazione ma attribuire al ministro degli Esteri un termine giuridicamente scorretto quale “clandestino” rischia di essere fuorviante. Come ormai sappiamo bene i flussi migratori di cui parla il Ministro sono in gran parte costituiti dagli arrivi via mare di persone in fuga da guerre e persecuzioni che non possono certo avere le condizioni per richiedere un visto e un ingresso regolare. Si tratta quindi di richiedenti asilo, rifugiati o più genericamente profughi, come la maggior parte della stampa italiana ha preferito chiamarli. Ci chiediamo pertanto se non sia possibile rimediare all’errore sostanziale e non di forma, modificando il titolo almeno sul sito web della testata. L’Associazione Carta di Roma è a disposizione per un confronto diretto all’interno della redazione, come già avvenuto con i colleghi del Corriere della Sera, La Repubblica, Ansa, ADNKronos, La7, Tg5. Cordiali saluti. Giovanni Maria Bellu – Presidente Associazione Carta di Roma Pietro Suber – Vice-presidente Associazione Carta di Roma
Caro Direttore,
le scriviamo perché nella rassegna stampa che ogni giorno esaminiamo abbiamo trovato, ieri, un titolo che non corrisponde alla realtà dei fatti e nemmeno al contenuto dell’articolo.
A pagina 7 de Il Messaggero leggiamo: «Clandestini, l’Europa deve fare di più in un anno sbarchi quasi raddoppiati». Il titolo è un virgolettato attribuito al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, intervistato dal giornalista Marco Ventura. Tuttavia proseguendo nella lettura dell’intervista scopriamo che Paolo Gentiloni non utilizza mai il termine “clandestini”, parlando invece di “flussi migratori irregolari” o genericamente di “migranti”.
Comprendiamo la necessità di sintetizzare la titolazione ma attribuire al ministro degli Esteri un termine giuridicamente scorretto quale “clandestino” rischia di essere fuorviante.
Come ormai sappiamo bene i flussi migratori di cui parla il Ministro sono in gran parte costituiti dagli arrivi via mare di persone in fuga da guerre e persecuzioni che non possono certo avere le condizioni per richiedere un visto e un ingresso regolare. Si tratta quindi di richiedenti asilo, rifugiati o più genericamente profughi, come la maggior parte della stampa italiana ha preferito chiamarli.
Ci chiediamo pertanto se non sia possibile rimediare all’errore sostanziale e non di forma, modificando il titolo almeno sul sito web della testata.
L’Associazione Carta di Roma è a disposizione per un confronto diretto all’interno della redazione, come già avvenuto con i colleghi del Corriere della Sera, La Repubblica, Ansa, ADNKronos, La7, Tg5.
Cordiali saluti.
Giovanni Maria Bellu – Presidente Associazione Carta di Roma
Pietro Suber – Vice-presidente Associazione Carta di Roma
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