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Silenziare il Quarto Potere: la deriva democratica dell’Italia. L’ultimo rapporto di MFRR

In vista delle ultime elezioni europee del 2024, in un contesto in rapido deterioramento per la libertà di informazione del nostro Paese, le organizzazioni partner del Media Freedom Rapid Response (MFRR) hanno condotto una missione urgente a Roma, il 16-17 maggio 2024. La missione aveva l’obiettivo di confrontarsi con rappresentanti istituzionali e politici su tre questioni critiche: l’interferenza politica nei media pubblici, le intimidazioni legali nei confronti dei giornalisti critici e la potenziale acquisizione dell’AGI, una delle principali agenzie di stampa del Paese.

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(IN LINGUA INGLESE)

Questo rapporto presenta i risultati della missione e del monitoraggio continuo del consorzio MFRR, offrendo un’analisi completa delle tre questioni più urgenti individuate. Valuta l’impatto di diverse misure e proposte di legge introdotte dai decisori italiani, alla luce delle più recenti disposizioni dell’UE volte a garantire l’indipendenza dei media pubblici, a contrastare la concentrazione del mercato, ad affrontare i conflitti di interesse e ad attrezzare la magistratura per gestire le cause vessatorie. Il rapporto fornisce inoltre raccomandazioni dettagliate per gli attori istituzionali e governativi italiani, delineando i passi necessari per contrastare il declino della libertà dei media e le riforme necessarie.

Questo rapporto di missione è stato coordinato nell’ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), un meccanismo a livello europeo che traccia, monitora e risponde alle violazioni della libertà di stampa e dei media negli Stati membri dell’UE e nei paesi candidati. L’MFRR è cofinanziato dalla Commissione Europea.

L’MFRR ha richiesto, senza successo, incontri con rappresentanti ufficiali governativi e istituzionali anche con il Ministro della Giustizia; il Vice Ministro della Giustizia; il Sottosegretario di Stato per l’informazione e l’editoria; il Presidente della Commissione Giustizia del Senato; Senatori; e parlamentari della coalizione di governo.
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