Il “campo zingari”. Ultimamente nella rassegna stampa questa mancava.
Leggiamo spesso di campi nomadi e campi rom, ma di rado i media si riferiscono a questo tipo di insediamenti, autorizzati o abusivi, con la definizione “campo zingari”. È stata una spiacevole sorpresa, quindi, quella del titolo in rassegna stamattina, «Terminati i soldi per i campi zingari», pubblicato su Torino Cronaca.
Non è certo la prima volta che viene sfruttata la forza attrattiva di un termine dispregiativo per rendere un titolo più accattivante, ma ci fa sorridere amaramente constatare l’impegno profuso nella creazione delle combinazioni di parole più discriminanti.
Se lo stesso impegno fosse rivolto al rispetto dei principi deontologici, i media avrebbero già fatto un bel passo avanti nella promozione di una corretta informazione.
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