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L’UNICEF denuncia 365 morti mare nei primi tre mesi del 2019

L’UNICEF ha diffuso un comunicato stampa con i dati relativi agli arrivi di migranti e rifugiati in Europa nei primi tre mesi del 2019

di UNICEF

Nei primi tre mesi del 2019, 365 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo, oltre il 60% del numero totale di vittime registrate in tutto il 2018.

Inoltre, circa 16.000 migranti e rifugiati hanno raggiunto l’Europa attraverso le rotte migratorie nel Mediterraneo. Anche se ciò rappresenta una lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2018, la percentuale di bambini è aumentata da 1 arrivo su 5 a 1 su 4, sostiene l’UNICEF. Il numero totale di bambini giunti sulle coste europee in questi mesi è di 3.800; questi si aggiungono ai circa 41.000 bambini già presenti nelle strutture di accoglienza in Grecia, Italia e Balcani.

Molti giovani migranti e rifugiati che hanno compiuto il viaggio verso l’Europa hanno vissuto violenze e abusi, con conseguenze sul loro benessere psicologico e fisico. In particolare in Italia, quasi tutte le donne e le ragazze arrivate hanno riportato di essere sopravvissute a forme di violenza sessuale o di genere. Una ricerca recente ha rilevato che anche gli uomini e i ragazzi sono spesso vittime di violenza sessuale in mano a gruppi armati, mentre sono rapiti o imprigionati, soprattutto in Libia.

L’UNICEF lavora con gli Stati e i suoi partner per adottare piani d’azione e per l’implementazione di sei impegni concreti: proteggere bambini e giovani migranti e rifugiati da sfruttamento e violenza, porre fine alla loro detenzione per via del loro status di immigrati, favorire l’unità familiare e ridurre l’apolidia, garantire cure e accesso ai servizi per i bambini e giovani migranti e rifugiati attraverso il rafforzamento dei sistemi sanitario e di istruzione.

Per maggiori informazioni, cliccare qui.

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