Il 18 febbraio su numerose testate online è stato ripreso un video che mostrava alcune persone a bordo di un’automobile in apparenza uguale a una volante della polizia e non targata. Le immagini sono state visualizzate migliaia e migliaia di volte: il video e la relativa notizia sono divenuti così popolari perché la presunta volante era guidata da un uomo di origini rom e circolava all’interno del campo della Massimina.
Le testate e i lettori si chiedono come l’automobile della polizia possa essere finita nelle mani del suo autista e la risposta, per molti – in alcuni casi per le stesse testate – è scontata: il veicolo è stato rubato.
Arriva dopo poche ore un comunicato della Questura a fare chiarezza: nessun veicolo era stato sottratto alla Polizia e si trattava, probabilmente di un’auto di scena; le indagini, a ogni modo, erano in corso. A breve giungerà anche la conferma del fatto che si trattasse di una finta volante utilizzata su un set cinematografico; alcune scene erano state girate al campo e alcune delle persone presenti nel video erano state regolarmente ingaggiate come comparse. Si trattava, quindi, di una situazione completamente diversa rispetto a quella del furto ipotizzata inizialmente da alcune testate.
Dell’atteggiamento assunto dai media italiani in questa circostanza ha scritto Danilo Giannese, di Associazione 21 luglio, sul blog «Faq Rom»:
I rom fanno audience: poco importa che la notizia sia una bufala. Verrebbe da pensarla così davanti alla “non notizia” che nelle scorse ore ha fatto il giro d’Italia, pubblicata dai più importanti quotidiani nazionali: alcuni rom alla guida di un’auto, probabilmente rubata, della polizia. La “non notizia” trae origine da un video postato su Youtube in cui si vedono alcune persone, divertite, guidare una volante della polizia nell’area del campo rom della Massimina. Sui siti web e sui social network dei quotidiani la “non notizia” fa subito il boom di visualizzazioni, like e condivisioni. E, come era facile prevedere, di commenti: negativi, disprezzanti, astiosi nei confronti dei rom. Dei rom tutti, in generale. Dei rom come entità indistinta, collettiva. Come se gli autori del sacrilegio – rubare l’auto della polizia e riderci sopra – non fossero stati gli autori del gesto in sé. Ma tutti, tutti i rom di Roma, d’Italia, d’Europa. Ma non sono i commenti degli utenti a rappresentare il lato più sinistro dell’intera vicenda. Quanto la modalità che ha portato la quasi totalità dei media italiani e dei giornalisti a diffondere la notizia, senza alcun tipo di previa verifica e accertamento dei fatti. Basandosi, forse, semplicemente sull’effetto virale che il video stava ottenendo sui social. […]
I rom fanno audience: poco importa che la notizia sia una bufala. Verrebbe da pensarla così davanti alla “non notizia” che nelle scorse ore ha fatto il giro d’Italia, pubblicata dai più importanti quotidiani nazionali: alcuni rom alla guida di un’auto, probabilmente rubata, della polizia. La “non notizia” trae origine da un video postato su Youtube in cui si vedono alcune persone, divertite, guidare una volante della polizia nell’area del campo rom della Massimina.
Sui siti web e sui social network dei quotidiani la “non notizia” fa subito il boom di visualizzazioni, like e condivisioni. E, come era facile prevedere, di commenti: negativi, disprezzanti, astiosi nei confronti dei rom. Dei rom tutti, in generale. Dei rom come entità indistinta, collettiva. Come se gli autori del sacrilegio – rubare l’auto della polizia e riderci sopra – non fossero stati gli autori del gesto in sé. Ma tutti, tutti i rom di Roma, d’Italia, d’Europa.
Ma non sono i commenti degli utenti a rappresentare il lato più sinistro dell’intera vicenda. Quanto la modalità che ha portato la quasi totalità dei media italiani e dei giornalisti a diffondere la notizia, senza alcun tipo di previa verifica e accertamento dei fatti. Basandosi, forse, semplicemente sull’effetto virale che il video stava ottenendo sui social.
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