Site icon Associazione Carta di Roma

Vuoi commentare una notizia? Prima dimostra di averla letta. L’idea di una testata norvegese

Per promuovere conversazioni costruttive tra gli utenti e ridurre i contenuti violenti, un blog scandinavo ha introdotto un test per chi si accinge a commentare

Non sempre gli utenti che commentano articoli e notizie online ne hanno letto il contenuto per intero, limitandosi a soffermarsi su titolo o immagini. Ed è tra loro, secondo la scandinava NRKBeta, che vi sono coloro i quali più spesso abbassano il livello della conversazione.

Per rispondere al problema, dunque, il blog specializzato in tecnologia del servizio pubblico norvegese ha deciso di sottoporre gli utenti che intendono postare un commento a un breve test, per verificare che abbiano effettivamente letto il contenuto in relazione al quale vogliono esprimere la propria opinione.

Il blog, è una delle poche sezioni della NRK online a mantenere attiva la funzione commenti: trattandosi di informazione specializzata, limitata al settore tech, la comunità di utenti è costituita per lo più da lettori in grado di portare avanti conversazioni costruttive online. “Ma quando raggiungiamo la prima pagina anche molte persone che non hanno altrettanta dimestichezza col web entrano in contatto coi nostri contenuti”, ha spiegato la redattrice Marius Arnesen intervistata da Niemanlab. Come riporta Niemenlab, per esempio, nell’estate 2016, la notizia di un forum attraverso il quale venivano diffuse foto di donne minorenni aveva generato commenti inappropriati sfociati poi in attacchi verbali violenti.

Da qui l’idea di sviluppare un quiz rapido da sottoporre agli utenti: secondo NRKBeta sei hai letto e compreso i contenuti, il tuo commento sarà costruito su basi migliori. Dedicare qualche secondo al test e non scrivere, quindi, di impulso, consentirebbe anche di moderare il livello dei toni, secondo Arnesen.

La sperimentazione del test è già stata avviata per alcuni articoli: la testata ne sta osservando gli effetti per comprendere se rappresenta un metodo efficace per la promozione di un dialogo civile e per scoraggiare l’hate speech.

Exit mobile version