Dopo Borderline, Internazionale torna a proporre una serie di video sulle migrazioni, questa volta con focus sull’accoglienza
La polizia ci ha portato in un campo e ci ha circondato, poi ci hanno chiesto le impronte digitali, con la forza. ‘Non vi diamo da mangiare né da bere finche non ci date le impronte’. Mi hanno colpito dappertutto, sul corpo e sulla testa.
È la testimonianza di un giovane etiope raccolta da Valeria Brigida e Mario Poeta in “Hotspot, le impronte dei migranti“, primo di una serie di cinque coordinata da Stefano Liberti e pubblicata da Internazionale.
Welcome to Italy intende esplorare attraverso immagini e interviste il sistema d’accoglienza italiano, da diverse angolazioni.