„La decisione di trattare questo argomento nasce anche per motivazioni personali: con un marito di origine straniera, certe discriminazioni le ho vissute in prima persona, rendendomi conto di come la società circostante reagisse, per lo più chiudendosi sempre più su se stessa, a questi allarmismi mediatici,“ scrive nella introduzione della sua tesi di laurea Giada Frana, laureatasi in Scienze dell´editoria e della produzione multimediale presso Universitá degli Studi di Bergamo.
Nel suo pezzo intitolato La questione migratoria nei mass-media italiani, di cui relatrice era la professoressa Stefania Gandolfi, l´autrice voleva analizzare, come i mass media italiani trattano il tema dell’immigrazione.
Nelle prime pagine della sua tesi Frana si é concentrata sul fenomeno migratorio nel contesto italiano; ha analizzato la presenza dei migranti in Italia e in Bergamasca ed il loro rapporto con la criminalità, supportato dalla ricerca “Immigrazione, paura del crimine e i media: ruoli e responsabilità”, coordinata dal dott. Jeroen Vaes dell’Università di Padova.
Successivamente l´autrice ha puntato l´attenzione al rapporto media e immigrazione; ovvero al modo in cui questo tema viene trattato nei pezzi giornalistici. In questa parte del suo lavoro viene citata anche Carta di Roma con il suo Codice deontologico e Frana analizza anche i dati piú importanti del rapporto “Notizie fuori dal ghetto”, il quale Associazione Carta di Roma ha presentato nel dicembre 2013.
In questa parte l´autrice si é occupata anche della questione del linguaggio usato nella rappresentazione dell´immigrazione nei media italiani. Seguendo soprattutto i suggerimenti di “Giornalisti contro il razzismo” e dell’agenzia Redattore Sociale, presenta l´elenco delle parole che andrebbero eliminate dal discorso mediatico che riguarda limmigrazione, indicando anche le possibili variazioni ed alternative a questi termini scoretti.
Nella parte finale della sua tesi Frana si concentra sui media multiculturali presenti nel nostro Paese, sulle loro caratteristiche e la loro offerta nel contesto italiano. L´autrice ha cercato di alternare i dati ed informazioni con le interviste ai diretti interessati del campo: ha intervistato il dott. Jeroen Vaes, ricercatore presso l’Università degli Studi di Padova, Carlo Gubitosa e Lorenzo Guadagnucci, tra i fondatori di “Giornalisti contro il razzismo”, Martino Pillitteri, coordinatore del blog Yalla Italia di Vita no profit ed infine Maurizio Corte, docente della finora unica cattedra di Giornalismo interculturale e multimedialità presso l’Università degli Studi di Verona.
Riportando un esempio concreto di un giornalismo multiculturale, Frana si é focalizzata su un quotidiano locale, l’Eco di Bergamo, con il suo inserto “Bergamondo“. Realizzato dal 2007 al 2010, esso rappresenta il primo esempio di strumento di integrazione in una testata locale.
La tesi completa
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