Di Alberto Baldazzi, Osservatorio Tg
Il nulla di fatto sul tema dei profughi e dell’accoglienza al vertice di Bruxelles rimbalza sulle scalette dei tg di venerdì sera, e l’ulteriore rinvio delle decisioni a marzo in realtà consolida le tendenze negative in atto, con gli atteggiamenti sempre più evidenti di chiusura, ultimo dei quali la decisione austriaca di ricreare i controlli alle frontiere, Brennero compreso.
I duri scambi tra Renzi e i leader ungherese e polacco sono stati ampiamente riportati, e fa piacere riscontrare ancora una volta l’assenza nell’informazione di quelle divisioni preconcette e delle strumentalizzazioni sulla pelle dei profughi a fini interni, che così profondamente hanno caratterizzato il mondo della comunicazione nelle ultime stagioni. In Europa va in onda il “dialogo tra sordi” (Mediaset), e hanno il sopravvento “ricatti e veleni” (TgLa7). I tg del Servizio pubblico risultano più istituzionali nel presentare il complesso iter delle mediazioni a livello europeo, oltre che attenti ad indagare le cause prime del drammatico flusso di donne, bambini e uomini sulla rotta balcanica e nel Canale di Sicilia. Ottime le corrispondenze e i reportage da Aleppo, mentre anche Tg5 dedica molto spazio ai teatri di guerra che oramai manifestano chiaramente come l’Isis non sia l’unico attore violento sul terreno.
Tra giovedì e venerdì le denunce di Papa Francesco dal suo viaggio in Messico contro lo sfruttamento e l’innalzamento di altri muri anche nel nord America, si sono intrecciate con le polemiche della campagna delle primarie Usa. Le parole senza senso di Donald Trump hanno ricevuto attenzione e critiche sostanzialmente unanimi dai vari mezzi d’informazione.
Tg2 mercoledì sera ha correttamente segnalato che oltre a quelle del Mediterraneo esistono altre rotte solcate dalle maree di profughi anche fuori dall’Europa. La globalizzazione, le guerre e lo sfruttamento sono le cause di un fenomeno che è ridicolo tentare di affrontare entro i confini dei vecchi stati nazionali.
Pylos e il silenzio dell’informazione
A Lampedusa c’è la tomba di una giovane donna di nome Ester. Aveva 18 anni e veniva dalla Nigeria. Era incinta ed è morta di stenti su un barcone carico di migranti rimasto in balia delle onde per giorni
Leggi tutti gli articoli su immigrazione, asilo e minoranze pubblicati dalla stampa italiana.
Quiz: quanto ne sai di persone migranti e rifugiate?
Le migrazioni nel 2021, il nuovo fact-checking di Ispi
Trump e G7 catalizzano l’attenzione dell’informazione mainstream
© 2014 Carta di Roma developed by Orange Pixel srlAutorizzazione del Tribunale di Roma n° 148/2015 del 24 luglio 2015. - Sede legale: Corso Vittorio Emanuele II 349, 00186, Roma. - Direttore responsabile: Domenica Canchano.