Di Alberto Baldazzi
Tra 16 e 22 milioni: questa la forbice degli ascolti delle edizioni serali dei tg delle 7 reti generaliste (3 della Rai, 3 di Mediaset, La7). Le differenze sono dovute principalmente agli elementi di stagionalità, e i dati complessivi, seppure caratterizzati negli ultimi anni da una lieve diminuzione, confermano che l’offerta televisiva è e rimane determinante nel nostro Paese per la formazione dell’opinione pubblica, tanto più in una situazione caratterizzata dall’acuirsi della crisi della carta stampata e da un web che cresce, sì, ma che per quello che riguarda le tematiche sociali e il dibattito politico gioca di sponda proprio con la tv.
L’Osservatorio quotidiano dei tg, all’inizio della sua settima stagione, inaugura una collaborazione con Carta di Roma finalizzata a fornire “in presa diretta” dati, indicazioni e valutazioni su quanto l’informazione mainstream propone sui temi dell’immigrazione, delle discriminazioni, del razzismo strisciante. Ciò nella comune consapevolezza che – come dimostrato nell’ultima stagione proprio sulle questioni dei profughi o nel caso della così detta emergenza nomadi – è proprio la tv (tg e talkshow) a determinare il livello del pubblico dibattito e le tante distorsioni da più parti rilevate.
Alla ripresa autunnale sembra che i tg si siano accordati per mettere la sordina ai temi dell’immigrazione. Mentre continuano gli sbarchi e i salvataggi in mare, si allunga l’elenco delle vittime e la rotta balcanica continua ad essere affollata come un’autostrada intorno a ferragosto, l’informazione televisiva sembra sostanzialmente aver abbandonato i temi che sono stati in prima pagina per un’intera stagione e che hanno caratterizzato le aperture dei tg nei mesi scorsi. Nell’ultima settimana, da lunedì 28 settembre a venerdì 2 ottobre, sui maggiori tg il tema dei profughi ha fatto capolino solo mercoledì in occasione degli sgomberi a Ventimiglia, a 100 giorni dall’“occupazione” ad opera dei profughi respinti dalla polizia di frontiera francese. Titoli e servizi per tutte le testate.
Tg4 mette in diretta relazione la questione profughi con l’insicurezza dei cittadini, lanciando spesso i temi dei talk di serata su Rete4. Nell’apertura dell’edizione di mercoledì abbina nello stesso titolo la tensione e le preoccupazioni dei cittadini italiani a Ventimiglia con le proteste dei familiari dei due anziani coniugi assassinati a fine agosto a Palagonia che lamentano la mancata chiusura del Cara di Mineo.
Mercoledì TgLa7 ha proposto un titolo sui 270.000 profughi accolti in Germania nel solo mese di settembre: un numero esorbitante che rischia di mettere in crisi la svolta estiva di Frau Merkel sui temi dell’accoglienza.
Oggi ricorre il secondo anniversario del drammatico naufragio dell’Isola dei Conigli, e ieri Tg1 e Tg3 hanno dedicato 2 lunghi servizi. Tg3 sempre ieri si è occupato – a proposito di “accoglienza pelosa” – anche della vicenda dei profughi relegati dal comune di Schio in una baita in montagna che ha il difetto di non essere neanche riscaldata, ma ha il pregio di renderli piacevolmente invisibili agli italiani doc. Per soprammercato un albergo di Recoaro disposto ad accogliere i circa 50 profughi semi-assiderati è stato oggetto di due attentati incendiari.
Segnaliamo infine che i casi di buona accoglienza continuano ad essere sostanzialmente assenti dalle scalette dei tg, il che contribuisce a rimandarci un’immagine del Paese peggiore di quello che non sia nella realtà.
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