L’informazione mainstream ha dedicato poca attenzione a quanto accade sulle coste libiche raccontando tuttavia la situazione nelle stazioni di Belgrado
Di Alberto Baldazzi, Osservatorio Tg
Sostanzialmente scarso lo spazio riservato nella settimana appena trascorsa dall’informazione mainstream alle tematiche dei profughi, almeno per quanto concerne i risvolti nazionali. I vari “muri” sono stati invece ben presenti in relazione alle dichiarazioni di Donald Trump su quello ai confini con il Messico. Interessante un approfondimento del Tg2 di venerdì sera che fornisce dati non scontati sulla presenza degli immigrati messicani negli States, e sulle angosce che stanno vivendo di fronte alla politica del nuovo inquilino della Casa Bianca.
Sempre Tg2 giovedì torna ad illuminare la drammatica situazione dei profughi accampati in una delle stazioni di Belgrado, nel tentativo di varcare le frontiere dell’Unione Europea. Nello stesso servizio vengono forniti i dati delle 274 espulsioni avvenute ad opera delle autorità italiane dall’inizio dell’anno.
Poca attenzione (solo notizie da studio nella serata di mercoledì) al progetto della Commissione europea di “blocco navale” davanti alle coste libiche per scoraggiare il business dei mercanti di disperati.
Martedì sera la questione profughi ha avuto attenzione in relazione alla notizia dell’inserimento del documentario “Fuocoammare” nella cinquina dei candidati all’Oscar. Grande spazio fin dai titoli sulle testate Rai, ma anche su Studio Aperto, la qual cosa segnala un comprensibile moto di orgoglio nazionale per le operazioni di salvataggio e accoglienza incentrate da anni nell’isola di Lampedusa.
Qualche volta si perde il pelo, ma non il vizio. Tg4 non perde né l’uno, né l’altro, e venerdì sera torno ad occuparsi diffusamente e tutt’altro che benevolmente del campo rom della Capitale che ha fatto da sfondo alla morte della ragazza cinese scippata e finita sotto un treno qualche settimana fa.