Si conferma essenziale la funzione svolta dalla società civile e dall’associazionismo nel tenere alta l’attenzione dei media sul tema dell’immigrazione
Di Alberto Baldazzi
I dati forniti mercoledì dalla Fondazione Migrantes con il drammatico bilancio delle vittime dei barconi dei disperati nell’anno che sta per concludersi, sono stati ampiamente ripresi dall’informazione televisiva. I 700 bambini affogati su un totale di 3.200 profughi scomparsi nelle acque del canale di Sicilia e dell’Egeo, compaiono mercoledì sera nei titoli di tutte le testate Rai e Mediaset, insieme all’aggiornamento sulle vittime e i dispersi delle ultime ore nella tratta balcanica. Questo en plein va segnalato in quanto interrompe la tendenza alla sottovalutazione che tante volte abbiamo riscontrato nel recente passato. La funzione svolta dalla società civile e dall’associazionismo nel tenere alta l’attenzione si conferma, dunque, come un essenziale antidoto alla sciatteria e alle sottovalutazioni che contraddistinguono a macchia di leopardo il mondo del’informazione.
Nelle stesse ore, tra martedì e mercoledì, è salito nell’attenzione dei media il tema più “politico” dei rapporti con un’Europa che nell’affrontare la questione profughi si mostra spesso algida e non sintonizzata sulla gravità del problema. Le avvisaglie di una procedura d’infrazione contro l’Italia per il parziale processo di registrazione dei profughi salvati nel Mediterraneo e sbarcati nel nostro Paese, fanno a pugni con ciò cui si è assistito nella prima parte dell’anno, quando il “problema profughi” era considerato Bruxelles una questione italiana che quasi “per concessione” vedeva l’intervento parziale e inefficace di Triton. I riflessi di tutto ciò nei tg della settimana sono evidenti, anche se su alcune testate, e in particolare quelle Mediaset, prevalgono atteggiamenti critici verso le politiche europee in generale, esulando dallo specifico dell’emergenza profughi.
La palma dell’hate speech che, strumentalizzando gli attentati terroristici, si riversa sui cittadini di fede islamica che vivono nei paesi occidentali, nei giorni scorsi ha varcato l’Atlantico con le dichiarazioni aberranti del candidato repubblicano alla presidenza Usa Donad Trump che ha proposto di chiudere le frontiere a chi proviene da paesi islamici, mutuando ed esaltando posizioni tutt’altro che assenti anche in Europa e di cui l’informazione nostrana – come abbiamo più volte segnalato – non risulta affatto indenne. Le provocazioni di Donald Trump sono state riprese mercoledì scorso nei titoli da Tg4 e TgLa7. Il tg diretto da Enrico Mentana ha proposto l’allarmante sondaggio Usa secondo cui 2 terzi dell’elettorato repubblicano condividerebbe le posizioni razziste del candidato alle primarie per la Casa Bianca.