Una settimana intensa per il tema dell’immigrazione in televisione: dall’anniversario della tragedia del 2015 al nuovo naufragio, dal migration compact alla proposta di una Guardia di frontiera europea
Di Alberto Baldazzi, Osservatorio Tg
L’anniversario della più grande strage di profughi nel Mediterraneo viene “accompagnato” lunedì scorso dalla notizia di altre centinaia di vittime provenienti dal Corno d’Africa in una serie di naufragi solo parzialmente confermati. L’attenzione dei tg è forte, anche perché nel weekend il viaggio del Papa a Lesbo ha richiamato troupe da tutto il mondo. Francesco torna sul tema e martedì “chiede perdono” ai migranti per l’insensibilità dimostrata dalle ricche società occidentali. Sempre martedì da segnalare l’attenzione del nuovo Tg4 – in netta rottura con le precedenti linee editoriali della testata – ai traumi subiti soprattutto dai bambini durante i viaggi disperati e l’approfondimento del Tg2 sulla ripresa della rotta libica e il probabile “esordio” di quella egiziana.
La proposta italiana di un piano organico e non solo emergenziale di aiuti ai paesi di partenza e di transito dei profughi finanziato da Eurobond, già lunedì “si tinge” della ritrosia del governo tedesco, e su Tg1 compare un’intervista a Renzi che ribatte alla Merkel di proporre altre soluzioni finanziarie che, comunque, assicurino il risultato di ridurre i flussi africani in un rapporto corretto e rispettoso dei diritti umani con i governi interessati e con la Libia. Questa posizione incontra il consenso dei vertici della Commissione, ribadito anche giovedì da Juncker e ripreso trasversalmente da tutte le testate.
L’importante intesa in sede Ue per la costituzione di una Guardia di frontiera europea che coordini gli afflussi e si occupi dei rimpatri è illustrata venerdì sera da Tg2, che precisa che al momento si tratta solo di un progetto che dovrebbe esordire nel prossimo settembre.