Emanuela De Vita nella sua tesi di laurea intitolata “Parole a confronto. Il giornalismo interculturale in Italia“ (di cui relatore é Pietro Veronese e correlatore Armando Gnisci) offre uno sguardo complessivo sui media interculturali in Italia e i temi connessi ad esso.
Dopo una breve introduzione teorica sull´immigrazione De Vita si sofferma sulle modalitá di rappresentazione del migrante nei media mainstream italiani. Un´analisi molto importante, dove l´autrice presenta anche la storia di nascita e le attivitá di Carta di Roma, un protocollo deontologico approvato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. L´autrice ci propone il fenomeno anche nella sua ottica storica; parte dalla nascita dei media multiculturali e il loro sviluppo, fino ad arrivare allo stato di oggi, riportando alcune iniziative legate a quest’ambito, come la Piattaforma dei Media Multiculturali in Italia e il premio Mostafà Souhir.
Il punto forte del pezzo di De Vita, peró, consiste nei dati qualititivi che l´autrice é riuscita a raccogliere grazie alle interviste condotte con vari personaggi del giornalismo interculturale: nella sua tesi troviamo i racconti di Marco Sergi, giovane responsabile del free-press italo – arabo di Milano Aljarida, Carlo Moccaldi, direttore delle riviste Mosaici e PiazzaVittorio, il professor e ricercatore Maurizio Corte, o Gabriele Del Grande, giornalista e scrittore, ideatore del blog Fortress Europe, in cui porta il conto delle vittime di migrazione.
De Vita nella sua tesi offre ai lettori un mosaico delle informazioni importanti sullo stato dei media interculturali e sul giornalismo multiculturale in Italia. Grazie alle interviste qualitative e i racconti delle persone che rappresentano tale ambito nel nostro paese, l´autrice é riuscita a raccontare il fenomeno non solo tramite i numeri e teoria, ma anche grazie alle parole ed esperienze dirette di chi quest´ approccio particolare del mestiere giornalistico lo vive ogni giorno.
Tesi completa
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