L’Asgi ha scritto in un documento diffuso nei giorni scorsi che sarebbe incostituzionale non sottoporre al Parlamento il Protocollo italo-albanese: i contenuti rientrano tra i casi in cui l’art. 80 Cost. prescrive che sia preventivamente approvata dal Parlamento una legge di autorizzazione alla loro ratifica.
Il 21 novembre 2023, contrariamente con quanto inizialmente dichiarato alla stampa, il Governo ha annunciato che intende sottoporre in tempi rapidi alle Camere un disegno di legge di ratifica che contenga anche le norme e gli stanziamenti necessari all’attuazione del protocollo.
In contemporanea alle comunicazioni in Aula da parte del ministro degli Esteri, con il Tavolo Asilo e Immigrazione, in una conferenza stampa, abbiamo presentato le ragioni per le quali il Parlamento debba votare contro il disegno di legge di ratifica.
L’Asgi ha analizzato il testo del Protocollo Italia-Albania, evidenziandone illegittimità costituzionali e violazioni delle normative vigenti e concludendo :”Le numerose ambiguità e illegittimità che caratterizzano il Protocollo fanno concludere che non possa essere ratificato in Parlamento. Qualora lo fosse molte delle relative norme italiane potranno essere dichiarate in tutto o in parte costituzionalmente illegittime“.
Appello della società civile europea e le organizzazioni nazionali
Il Regolamento Screening è una delle principali proposte di riforma introdotte con il Patto Europeo e i negoziati per l’adozione del regolamento sono attualmente in corso. Uno degli articoli del nuovo regolamento (l’articolo 5) consentirà agli Stati di svolgere accertamenti nei confronti di persone sospettate di essere prive di documenti in qualsiasi occasione all’interno del territorio.
Il rischio è creare un ambiente ostile in cui le minoranze – siano esse cittadini dell’UE o individui con uno status di residenza regolare o irregolare – si troverebbero ad affrontare un rischio maggiore di essere oggetto di controlli discriminatori e potenzialmente detenuti senza adeguate garanzie.
Come già segnalato al Comitato per l’Eliminazione delle Discriminazioni Razziali (CERD), gli episodi di discriminazione basati sulla profilazione etnica non costituiscono incidenti isolati, ma delineano un quadro di razzismo sistemico che viola il principio di non-discriminazione sancito dall’art.3 della Costituzione e vari obblighi internazionali.
ASGI e le principali reti della società civile europea e le organizzazioni nazionali:
Corte di Cassazione: “Chi entra in Italia ha diritto all’informativa completa ed effettiva sull’asilo dal primo contatto con la polizia”
Non bastano le informazioni contenute nel cd. foglio notizie sbarco né la clausola di stile abitualmente inserita nei decreti di respingimento.
Lo ha affermato la Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, con la sentenza n. 32070 del 20 novembre 2023. La Corte ha stabilito principi di estrema importanza in tema di diritto all’informativa in materia di protezione internazionale, collocandone l’adempimento sin dal primo contatto con le forze di polizia di frontiera e ponendo, conseguentemente, tale diritto all’interno del più ampio quadro normativo relativo anche al diritto all’accoglienza dei richiedenti asilo.
La pronuncia, con estrema chiarezza e linearità, corona un ragionamento sviluppato da tempo anche dalla nostra associazione.
Pylos e il silenzio dell’informazione
A Lampedusa c’è la tomba di una giovane donna di nome Ester. Aveva 18 anni e veniva dalla Nigeria. Era incinta ed è morta di stenti su un barcone carico di migranti rimasto in balia delle onde per giorni
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