Delle segnalazioni pervenute all’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) nel 2013 ben il 26,2% si riferiscono a discriminazioni sui media. Al secondo posto ci sono le discriminazioni nella vita pubblica e solo al terzo quelle relative al lavoro, in calo rispetto all’anno precedente.
Anticipazioni del rapporto completo che verrà presentato in occasione della giornata internazionale contro il razzismo del 21 marzo. Da questi primi dati sembra di capire quanto la nascita di osservatori stabili quali quello della Carta di Roma o dell’Associazione 21 luglio abbiano contribuito ad aumentare la conoscenza del fenomeno e quindi ad incrementare il numero dei casi rilevati. Ricordiamo infatti che i dati del rapporto fanno riferimento alle segnalazioni pervenute tramite il sito o attraverso il numero verde (www.unar.it).
I dati raccolti sembrano infatti rilevare, non un incremento assoluto delle discriminazioni sui media – per il quale sarebbe necessario una campionatura stabile di anno in anno – ma solo una cresciuta consapevolezza e voglia di azione tra i lettori e i fruitori di informazione o tra la società civile organizzata.
Un dato comunque significativo che evidenzia la necessità di continuare con forza nell’impegno intrapreso dalla categoria giornalistica per un giornalismo di qualità sui temi dell’immigrazione e dell’asilo.