A Lampedusa tutto l’anno per ricordare le persone morte ma anche per continuare ad occuparsi dei vivi. Per denunciare la barbarie di politiche disumanizzanti, per chiedere l’istituzione di corridoi umanitari e responsabilità realmente condivise in Europa per l’accoglienza.
Prima di ottobre a Lampedusa era agosto e l’isola era nel pieno della sua estate. Un bambino eritreo camminava con un foglio aperto davanti al viso. Lo seguiva una piccola folla ordinata che scandiva slogan. Era una folla vestita con le tute colorate di blu e rosso del centro di Contrada Imbriacola
Quando chiedo ad Adal perché è importante ricordare, lui risponde con un tono pacato che “accade ancora, dobbiamo ricordare alla comunità internazionale che l’umanità ancora annega e ha bisogno di aiuto”. Adal ha perso il fratello più piccolo, Abraham, 27 anni.
Le parole pronunciate dallo scrittore Alessandro Leogrande, in occasione di un incontro, nel 2016, al Festival del Giornalismo di Perugia sul racconto delle tragedie delle migrazioni, restano di grande attualità
Sull’isola di Lampedusa si svolge oggi la cerimonia per la commemorazione per le vittime del naufragio del 2013, nella giornata della memoria e dell’accoglienza. «Fare memoria non è solo commemorazione ma è impegno per chiedere canali sicuri di ingresso, impegno per chiedere giustizia e verità sulla tragedia del 3 ottobre e su altri naufragi» è quanto afferma padre Mussie Zerai.
Tra le iniziative della giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione una mostra interattiva per raccontare le storie dei bambini in viaggio, di quelli che sono arrivati a destinazione e di quelli che non ce l’hanno fatta In occasione della commemorazione del 3 ottobre 2013, l’Associazione museo migrante, Unicef e Studio azzurro, inaugurano oggi alla… Leggi tutto
Il 3 ottobre 2013, durante un naufragio al largo delle coste di Lampedusa, persero la vita 368 migranti nel tentativo di raggiungere l’Europa. Quattro anni dopo, in questa data si celebra la quarta “Giornata della memoria e dell’accoglienza” che vuole essere una data simbolica per la commemorazione, il ricordo, ma soprattutto costruzione attiva di una nuova cultura dell’accoglienza.
Il Comitato Giustizia per i Nuovi Desaparecidos ha pubblicato un documento, del quale rilanciamo il testo integrale, per porre fine all’indifferenza di fronte alle tragedie che si verificano nel Mare Nostrum Il 21 settembre si è compiuta un’ennesima prevedibile strage con il naufragio sulle coste egiziane di una nave con a bordo circa 450 persone e… Leggi tutto
3 ottobre 2013. “Quel naufragio non era il primo ma la visione al mondo di tutto quel dolore ha scosso le coscienze” Di Angela Caponnetto, per Articolo 21 Costantino e i suoi colleghi pescatori c’erano con le barche quel 3 ottobre del 2013: c’erano e ricordano quelle mani che chiedono aiuto, altre mani che annaspano,… Leggi tutto
Sbarchi meno presenti nella nostra rassegna stampa, tra luglio e settembre. Gli sviluppi relativi all’omicidio di Fermo non trovano spazio nelle ultime settimane Realizzato con il sostegno di Presente con 3.906 articoli pubblicati sui quotidiani cartacei tra il 16 luglio e il 30 settembre 2016, la copertura mediatica dell’immigrazione continua a registrare un calo nel… Leggi tutto
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