Decine di persone ogni giorno percorrono la rotta alpina nella speranza di attraversare il confine partendo da Oulx, in alta Val di Susa. La militarizzazione della frontiera non ferma chi si mette in cammino ma rende sempre più pericoloso l’attraversamento.
Si muore lungo la frontiera bielorussa. Si muore senza che sia possibile testimoniare quel che accade. Vietato l’accesso al confine per giornalisti, operatori umanitari e deputati europarlamentari. Ma non ai cacciatori di cinghiali, ai quali sarà concesso muoversi e sparare, tra quei boschi dove si nascondono 5mila persone che cercano di varcare i confini.
Da settimane la narrazione sui flussi migratori fatta dai media nazionali si concentra sui luoghi di crisi fuor dai nostri confini, tralasciando o citando in modo superficiale quanto ancora accade nei nostri porti
Sul triplo confine nordorientale si consuma una tragedia nascosta, che con l’inverno può soltanto peggiorare.
Indignazione per le immagini che ritraggono le forze di frontiera statunitensi in atteggiamenti inqualificabili verso le persone, per lo più provenienti dalla martoriata Haiti.
Refugees Deeply ha pubblicato un reportage approfondito su quello che è diventato il nuovo confine meridionale europeo: il Niger, che è anche il principale beneficiario degli aiuti allo sviluppo dell’Ue di Daniel Howden e Giacomo Zandonini Trascurato per anni, il Niger è diventato oggi il principale beneficiario degli aiuti allo sviluppo dell’UE. Com’è successo, e… Leggi tutto
Rapporto choc: dall’Italia all’Ungheria accordi coi despoti per frenare i flussi di Nello Scavo per Avvenire Poliziotti che premono il grilletto contro i migranti in Belgio. Gendarmi francesi che non si curano di profughe incinte, fino a provocarne la morte. Governi che in Ungheria issano barriere elettrificate. Paramilitari della Bulgaria che danno la caccia ai… Leggi tutto
Mamadou per sei volte ha cercato di fuggire dalla Libia ma, ogni volta, è stato riportato indietro, detenuto e rivenduto; Joy è stata abusata per anni da uomini in uniforme; Mohamed, disertore, potenziale rifugiato politico, vive tra i binari della stazione; e non si contano le migliaia di respinti e di annegati senza nome. Limbo in Italia, disumano intrappola-mento in Libia e negli “hotspot”, la frontiera marcata a vita sui corpi.
Sono 15 i luoghi coinvolti con video-mapping, proiezioni, giochi di luce e attività che vedono la nuova edizione del F-light, Firenze Light Festival.
Fino al 7 gennaio sarà possibile assistere agli spettacoli di luci sul tema che quest’anno è rappresentato dalle frontiere, intese sia come orizzonte e limite geografico dei confini geopolitici sia in senso metafisico, per offrire un modo di riflettere attraverso la varietà delle immagini e delle suggestioni proposte.
Su Internazionale gli approfondimenti dedicati alle diverse metodologie di controllo dei flussi Controllare e contenere sono verbi che ben descrivono l’approccio di alcuni governi europei verso i flussi migratori. Ma come? I metodi ai quali gli stati ricorrono sono diversi: dalle barriere fisiche rappresentate da recinzioni, muri e filo spinato agli accordi coi paesi di origine e transito, affinché siano… Leggi tutto
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