Il 30 giugno sono arrivati a Fiumicino 95 rifugiati grazie a un (raro) corridoio umanitario dalla Libia. Si tratta di 95 persone provenienti dall’Africa sub-sahariana e dal Medio Oriente, prevalentemente da Eritrea, Etiopia, Somalia, Sud Sudan e Siria, persone che in Libia hanno subito “orrori inimmaginabili”.
Fra venerdì scorso e stamane 63 persone, 23 fra loro minori, sono giunte in Italia in sicurezza tramite il sistema approntato dalle chiese evangeliche e dalla Comunità di Sant’Egidio
Un nuovo canale di ingresso legale per cittadini afghani bisognosi di protezione internazionale provenienti dai campi profughi di Pakistan e Iran o da altri Paesi di primo asilo o di transito.
Il progetto prevede l’ingresso in Italia con un visto per motivi di studio di 35 minori non accompagnati attualmente rifugiati in Niger.
Le democrazie occidentali devono volgere lo sguardo al proprio interno, alle proprie politiche in materia di frontiere, migrazioni e asilo, con speciale riguardo proprio alle donne.
Ad accogliere gli Al Aktaa ad Ancona è la Caritas diocesana grazie ai “Corridoi umanitari”, progetto in piedi dal 2016 che consente ai profughi di arrivare in Italia in modo sicuro e con i documenti in regola.
Saranno ospitati in otto diocesi italiane grazie all’accordo tra la Chiesa italiana e il governo. Don Soddu: sulle migrazioni serve un cambio di strategia e di cultura
Cosa sono e come hanno funzionato i corridoi umanitari fino ad oggi? Lo rivela “Oltre il mare”, il primo Rapporto sui corridoi umanitari in Italia, presentato a Milano da Caritas italiana e Caritas Ambrosiana il 5 aprile scorso In due anni 500 richiedenti asilo, tra i quali 200 bambini per la metà sotto i 10 anni, sono… Leggi tutto
“Da mesi ascoltiamo parole violente e cariche di rancore nei confronti degli immigrati, che nel cuore dell’estate sono state seguite da gesti xenofobi e razzisti verso italiani con la pelle nera, richiedenti asilo, rom. Come cristiani evangelici riteniamo che il limite della tollerabilità di questo linguaggio e di questi atteggiamenti sia stato ampiamente superato e per questo abbiamo deciso di lanciare il messaggio chiaro e forte che noi non ci stiamo”.
Nel primo semestre del 2017 sono stati 8600 gli articoli della rassegna stampa Carta di Roma, che ogni giorno raccoglie gli articoli sulle migrazioni più rilevanti pubblicati sulla carta stampata nazionale e locale. Di questi oltre la metà (5963) sono quelli pubblicati nel secondo trimestre dell’anno, tra aprile e giugno.
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