Parole comuni per mascherare l’incitamento all’odio online. Il fenomeno del linguaggio in codice per coprire l’hate speech è stato osservato e studiato da un gruppo di ricercatori dell’università di Rochester, negli Stati Uniti. Si sono soffermati in particolare su Twitter, analizzando milioni di tweet in un lasso di tempo che andava dal 23 settembre al 18 ottobre 2016, una settimana dopo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti: ciò che hanno rilevato è il ricorso a parole codificate che in realtà ne celano ben altre da parte degli utenti.
Due workshop gratuiti, internazionali, sul racconto giornalisti di rifugiati e migranti e sul contrasto all’hate speech: a proporli la European Federation of Journalists nell’ambito del progetto europeo #MediaAgainstHate, che vede tra i partner l’italiana Cospe. Il primo si terrà a Zagabria, in Croazia, il 26 e 27 maggio. Il laboratorio sarà focalizzato sul racconto mediatico di migranti, rifugiati e minoranze etniche e mira allo scambio di buone pratiche.
I discorsi d’odio passano dallo schermo di un computer ai cartelli indossati da alcuni giovani, in strade di passaggio: quale reazione aspettarsi dai passanti? A prevalere è stata l’indifferenza, come hanno spiegato gli studenti dell’Università Cattolica coinvolti nell’esperimento sociale condotto a Milano, Roma e Torino nell’ambito della campagna #leparolefannomale, di Vox Diritti.
Per promuovere conversazioni costruttive tra gli utenti e ridurre i contenuti violenti, un blog scandinavo ha introdotto un test per chi si accinge a commentare Non sempre gli utenti che commentano articoli e notizie online ne hanno letto il contenuto per intero, limitandosi a soffermarsi su titolo o immagini. Ed è tra loro, secondo la scandinava NRKBeta, che… Leggi tutto
Pubblichiamo l’editoriale del presidente dell’Associazione Carta di Roma che apre la prima pagina de l’Unità diretta da Sergio Staino. Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, è uno stronzo. E anche se, per questa affermazione ingiuriosa, un giudice dovesse condannarmi, mi sentirei in obbligo di ripeterla. Non perché abbia in odio Salvini, ma per difendere… Leggi tutto
Movimenti e partiti politici prendono le distanze dalla frase pronunciata da Matteo Salvini. Anche l’informazione non resta in silenzio: perché non c’è stato un contraddittorio? A cura di Articolo 21 Veneto “Pulizia di massa per i migranti, via per via, quartiere per quartiere, anche con le maniere forti”: a parlare è Matteo Salvini, leader della… Leggi tutto
La presidente della Camera dei deputati si rivolge all’amministratore delegato del social network chiedendo un impegno concreto nell’azione di contrasto all’odio anche in Italia Rilanciamo la lettera indirizzata dalla presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini al fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, pubblicata da Repubblica.it. Signor Zuckerberg, come molti sono preoccupata per il dilagare dell’odio nel discorso… Leggi tutto
L’accordo sindacale, il primo a dichiarare l’incompatibilità dei linguaggi d’odio con il ruolo e la missione del servizio pubblico, contiene una dichiarazione formale di contrasto all’hate speech nell’utilizzo del web e dei social a partire dai tg regionali L’Usigrai ha sottoscritto con la Rai un accordo sindacale sull’utilizzo del web e dei social network per le… Leggi tutto
Su 600 contenuti segnalati ne sono stati rimossi solo 169. Nella maggior parte dei casi si tratta di discorsi d’odio che colpiscono la comunità ebraica o che discriminano sulla base della nazionalità o della religione Contenuti segnalati come hate speech rimossi nel 28.2% dei casi e solo il 40% delle volte entro 24 ore. È quanto… Leggi tutto
Il 29 novembre una conferenza su discorsi e crimini d’odio all’Università La Sapienza di Roma organizzata da Lunaria Sono 555 i delitti di odio monitorati in Italia, solo nel 2015, dall’Office for Democratic Institutions and Human Rights. Di questi, la larga maggioranza ha i connotati della violenza xenofoba. Altri 101 sono gli episodi denunciati nello stesso periodo dalla società… Leggi tutto
Ricevi aggiornamenti iscrivendoti qui:
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.
Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione
Quiz: quanto ne sai di persone migranti e rifugiate?
Le migrazioni nel 2021, il nuovo fact-checking di Ispi
© 2014 Carta di Roma developed by Orange Pixel srlAutorizzazione del Tribunale di Roma n° 148/2015 del 24 luglio 2015. - Sede legale: Corso Vittorio Emanuele II 349, 00186, Roma. - Direttore responsabile: Domenica Canchano.