Decine di persone ogni giorno percorrono la rotta alpina nella speranza di attraversare il confine partendo da Oulx, in alta Val di Susa. La militarizzazione della frontiera non ferma chi si mette in cammino ma rende sempre più pericoloso l’attraversamento.
L’Hermes center for trasprency ha analizzato il modo in cui nel nostro paese vengono raccolti i dati sulla popolazione straniera, dallo sbarco in poi. “Una criminalizzazione che avviene senza la possibilità che la società civile possa conoscere esattamente il numero di persone fotosegnalate per ogni categoria prevista dalla legge”
L’unica conclusione che si possa trarre da queste tragedie che si ripetono in quasi tutte le frontiere esterne dell’Europa è che noi, abitanti della potente e ricca Europa (Regno Unito compreso, per una volta) non abbiamo ancora una risposta al problema.
Mamadou per sei volte ha cercato di fuggire dalla Libia ma, ogni volta, è stato riportato indietro, detenuto e rivenduto; Joy è stata abusata per anni da uomini in uniforme; Mohamed, disertore, potenziale rifugiato politico, vive tra i binari della stazione; e non si contano le migliaia di respinti e di annegati senza nome. Limbo in Italia, disumano intrappola-mento in Libia e negli “hotspot”, la frontiera marcata a vita sui corpi.
Sono 15 i luoghi coinvolti con video-mapping, proiezioni, giochi di luce e attività che vedono la nuova edizione del F-light, Firenze Light Festival.
Fino al 7 gennaio sarà possibile assistere agli spettacoli di luci sul tema che quest’anno è rappresentato dalle frontiere, intese sia come orizzonte e limite geografico dei confini geopolitici sia in senso metafisico, per offrire un modo di riflettere attraverso la varietà delle immagini e delle suggestioni proposte.
L’influenza che i mezzi di comunicazione di massa esercitano sull’attuale società è innegabile. Ma come viene trattata dai media internazionali il tema della migrazione? Ho cercato di capirlo con una prova attraverso Google news, uno degli strumenti che gli italiani (ma non solo) scelgono per informarsi.
Nell’informazione mainstream della settimana appena trascorsa è “tornata” l’attenzione al dramma dei profughi, con i dati sugli sbarchi che registrano un +40% rispetto all’inizio del 2016. La ragione di queste resipiscenza è da ricercare nel summit di lunedì dei paesi del Mediterraneo dedicato ai flussi di migranti e alle iniziative per regolarlo e limitarlo.
Su Internazionale gli approfondimenti dedicati alle diverse metodologie di controllo dei flussi Controllare e contenere sono verbi che ben descrivono l’approccio di alcuni governi europei verso i flussi migratori. Ma come? I metodi ai quali gli stati ricorrono sono diversi: dalle barriere fisiche rappresentate da recinzioni, muri e filo spinato agli accordi coi paesi di origine e transito, affinché siano… Leggi tutto
Sul Washington Post mappe interattive, interviste e dati sull’aumento dei muri che separano paesi e persone Una generazione fa, la globalizzazione ha reso più piccolo il mondo. Nazioni legate dal commercio e dalla tecnologia hanno iniziato a cancellare i vecchi confini. Ma ora le barriere sono di nuovo in aumento, guidate dalle ondate migratorie, conseguenza delle… Leggi tutto
Carta di Roma, migrazioni forzate e Schengen in un incontro di formazione rivolto ai giornalisti liguri Torna l’appuntamento formativo “Notizie fuori dal ghetto – Giornalisti insieme per conoscere e applicare la Carta di Roma”, questa volta in Liguria, a Genova, organizzato in collaborazione con Unhcr e con l’Ordine dei giornalisti della Liguria. Il 16 novembre,… Leggi tutto
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