Ci abbiamo riprovato: a un anno di distanza dal nostro primo “esperimento”, abbiamo segnalato a Facebook 100 commenti che violano apertamente gli standard della comunità in materia di incitamento all’odio: 29 sono stati rimossi, 71 sono stati ritenuti idonei a restare online. Poco meno di un terzo, dunque, è stato riconosciuto dal social network come hate speech e di conseguenza cancellato. In media sono trascorse 29 ore tra la segnalazione e la notifica che annuncia l’esito dell’analisi.[…]
“Reagire con violenza”. “MEGLIO IL MITRA Se le nostre leggi non ci consentono il pugno di ferro allora correggiamole”. All’indomani di un attentato di matrice jihadista non sorprende leggere commenti simili con riferimento ai flussi migratori verso l’Europa sui social media: a prevalere sono la paura e l’irrazionalità in molti cittadini. Però non ci si aspetta – o almeno non ci si dovrebbe aspettare – chequeste parole appaiano su una testata giornalistica. […]
C’è anche l’Italia tra i 14 paesi nei quali a partire da domani – 8 aprile – e per tre giorni Facebook mostrerà il decalogo anti-bufala ai suoi utenti. Le 10 indicazioni appariranno in cima al newsfeed, ossia alla bacheca dove appaiono aggiornamenti e notizie. L’obiettivo è quello di aiutare gli iscritti alla piattaforma social a distinguere tra notizie vere e false, affinché le visibilità delle seconde diminuisca.
Parole comuni per mascherare l’incitamento all’odio online. Il fenomeno del linguaggio in codice per coprire l’hate speech è stato osservato e studiato da un gruppo di ricercatori dell’università di Rochester, negli Stati Uniti. Si sono soffermati in particolare su Twitter, analizzando milioni di tweet in un lasso di tempo che andava dal 23 settembre al 18 ottobre 2016, una settimana dopo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti: ciò che hanno rilevato è il ricorso a parole codificate che in realtà ne celano ben altre da parte degli utenti.
Due workshop gratuiti, internazionali, sul racconto giornalisti di rifugiati e migranti e sul contrasto all’hate speech: a proporli la European Federation of Journalists nell’ambito del progetto europeo #MediaAgainstHate, che vede tra i partner l’italiana Cospe. Il primo si terrà a Zagabria, in Croazia, il 26 e 27 maggio. Il laboratorio sarà focalizzato sul racconto mediatico di migranti, rifugiati e minoranze etniche e mira allo scambio di buone pratiche.
Per promuovere conversazioni costruttive tra gli utenti e ridurre i contenuti violenti, un blog scandinavo ha introdotto un test per chi si accinge a commentare Non sempre gli utenti che commentano articoli e notizie online ne hanno letto il contenuto per intero, limitandosi a soffermarsi su titolo o immagini. Ed è tra loro, secondo la scandinava NRKBeta, che… Leggi tutto
Una riflessione sull’episodio di Follonica e sul silenzio istituzionale che lo ha circondato A cura di Cronache di ordinario razzismo Quello che è successo a Follonica lo scorso giovedì è un atto brutale che non dovrebbe accadere, men che meno trovare posto in una società che si dica civile e rispetti la dignità di ogni persona in quanto essere… Leggi tutto
Una ricerca condotta dal Swg per il progetto Parole O_stili ha realizzato un sondaggio individuando i problemi sul web e sui social network e classificando i destinatari di odio e fake news, i migranti sono comunque presenti Opportunità, sfida e problema sono le tre parole chiave con le quali gli intervistati dalla società di ricerca… Leggi tutto
Pubblichiamo l’editoriale del presidente dell’Associazione Carta di Roma che apre la prima pagina de l’Unità diretta da Sergio Staino. Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, è uno stronzo. E anche se, per questa affermazione ingiuriosa, un giudice dovesse condannarmi, mi sentirei in obbligo di ripeterla. Non perché abbia in odio Salvini, ma per difendere… Leggi tutto
Il rapporto di Amnesty International 2016 – 2017 fotografa un anno, il 2016, dilaniato dai conflitti armati, dalle parole d’odio e dalla crisi dei rifugiati. L’unica risposta sta nelle “voci coraggiose” a livello internazionale Nel 2016 sono state almeno 36 le nazioni che hanno respinto illegalmente migranti e rifugiati e almeno 20 i crimini di… Leggi tutto
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