«La Carta di Roma, il codice deontologico giornalistico su migranti, rifugiati e richiedenti asilo è nata 11 anni fa dopo una maratona di odio come quella di ieri. Oggi lanciamo un appello all’Ordine dei Giornalisti e alle direzioni dei giornali e dei telegiornali affinché la Carta di Roma venga letta, diffusa, osservata in tutte le redazioni»
È stato pubblicato il primo numero dell’Osservatorio sulla disinformazione online da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM).
DELIBERA N. 25/19/CONS Consultazione pubblica sullo schema di regolamento recante disposizioni in materia di rispetto della dignità umana e del principio di non discriminazione e di contrasto all’hate speech.
Giovedì prossimo (24 gennaio dalle nove) al Centro congressi Cariplo di Milano in via Romagnosi molti ospiti, tra i quali Gad Lerner, Daniela Di Capua, Elly Schlein, Daniele Garrone, Valerio Cataldi, Daniela De Robert, Paola Barretta, Lorenzo Trucco, Luciano Griso, Alessandro Galimberti, e Alhallak Abdullah discuteranno di diritti, di accoglienza, di corretta informazione, di confini, di buone pratiche e delle nuove criticità in materia di immigrazione, in occasione del Convegno nazionale della Diaconia valdese.
L’Associazione Carta di Roma rivolge un appello ai direttori di testata ai giornalisti, ai redattori e a tutti i professionisti della comunicazione, a dare voce a quanto accade alle 49 persone a bordo della Sea Watch.
Il taglio dei fondi a Radio Radicale, che ne provocherà la chiusura e la perdita di posti di lavoro, dimostra chiaramente quale sia l’approccio del governo nei confronti dell’informazione. L’obiettivo è eliminare il numero più alto possibile di voci per ammazzare il pluralismo. Nel frattempo si impugna la bandiera della lotta al precariato, ma solo come arma di distrazione di massa.
E’ “#Makenews: nel cuore dell’informazione”, un’iniziativa promossa da Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Forum Terzo Settore Toscana e COSPE Onlus con il patrocinio di Regione Toscana.
È necessario stabilire una volta per tutte quale è il limite oltre il tollerabile. Le norme ci sono, i codici deontologici anche, il sistema sanzionatorio è li ad aspettare di essere applicato. Cosa manca allora? Possibile davvero che un giornale si possa permettere periodicamente di lanciare allarmi sanitari, di seminare panico e di spargere menzogne senza subire conseguenze?
L’Africa ha bisogno di una nuova narrazione. Aderiscono all’appello per una comunicazione corretta del continente molti volti noti e influencer. Al via la campagna di Amref curata da Saatchi & Saatchi.
Domani, 6 giugno, alle ore 14.30, si terrà alla Casa della Psicologia, piazza Castello 2, Milano, l’incontro “Immigrati, fake news e mass media (s)punti di vista sulla corretta informazione”, un seminario per offrire ai cittadini, in particolare ai giovani e al Terzo settore, l’opportunità di conoscere e riflettere su come i media veicolano il tema della migrazione e sulle modalità tramite cui ciascuno può riconoscere e farsi promotore di una corretta informazione.
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