Un nuovo sito d’informazione che spiega le caratteristiche multiculturali dell’Italia, le sinergie e le prospettive future del Paese per affrontare il tema complesso delle migrazioni senza cadere in strumentalizzazioni o fornire notizie parziali dettate dagli stereotipi diffusi. E’ www.vocidiconfine.com, on line dal 16 novembre.
I telegiornali italiani sembrano sempre più impreparati a raccontare il mondo e la sua attuale complessità economica, politica e sociale. Si potrebbero riassumere così i diversi dati che emergono dal primo rapporto “Illuminare le periferie del mondo” presentato da COSPE onlus, l’Osservatorio di Pavia, Usigrai e FNSI.
Bufale 2.0 e Organizzazioni non governative. Questo il tema introdotto con il cortometraggio David Troll prodotto da 8 Production e diretto da Antonio Costa alla dodicesima edizione del Festa del cinema di Roma, in programmazione fino al 5 novembre e che si è aperta il 26 ottobre all’Auditorium parco della musica.
Oltre all’uso lessicale, nella pagina del sussidiario in questione si fa riferimento a una contestualizzazione negativa del fenomeno “nelle nostre città gli immigrati vivono in condizioni precarie: non trovano un lavoro seppure umile e pesante”
La narrativa mediatica della ricerca e del soccorso in mare ha subito una significativa trasformazione dal 2016 a oggi, che, tra gli effetti, ha contribuito a creare un clima di sfiducia nei confronti delle organizzazioni umanitarie. È quanto emerge dall’incontro che si è svolto a Ferrara tra Medici senza frontiere (Msf), Associazione Carta di Roma e il giornalista Christian Raimo.
Il 30 settembre alle 20.30 a Ferrara, all’interno del programma partecipato del Festival di Internazionale a Ferrara 2017 si svolgerà l’incontro “Invisibili – Non è un viaggio, è una fuga. Storie di ragazzi che arrivano soli in Italia”. L’incontro è organizzato dell’Ufficio Stampa Comune di Ferrara insieme a ODG Emilia Romagna e in collaborazione con Unicef nazionale, Associazione Carta di Roma, Camelot Coop sociale e Teatro Ferrara OFF.
«L’estate appena finita è stata dominata dalla cronaca: migranti, sgomberi, proteste dei sindaci e dei cittadini all’idea di accogliere anche solo minori non accompagnati. Anche su questi temi, purtroppo, la contesa politica e la rappresentazione mediatica è spesso fatta di allarmismi, generalizzazioni, provocazioni, e raramente guarda al fenomeno nel suo insieme, alimentando una paura sproporzionata rispetto ai dati».
Come comunicare senza discriminare? Prova a rispondere a questa domanda il corso organizzato dal Centro di servizio per il volontariato di Belluno a Feltre per il 3 giugno “Parlare civile parlare sociale”.
“La dipendenza dei media (n.d.r news media) dai social network e dal clickbaiting, dai sensazionalismi invece che dalla notiziabilità, li rendono vulnerabili e manipolabili” è quanto rilevato nel report Media manipulation and disinformation online, Alice Marwick e Rebecca Lewis, per l’istituto di ricerca Data & Society.
Rilanciamo questo tweet pubblicato da Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale stampa italiana, il quale ricorda quale dovrebbe essere l’atteggiamento tenuto dai media nel seguire gli sviluppi di un evento di cronaca come quello del rogo doloso che ha condotto alla morte di tre sorelle di 20, 8 e 4 anni nella periferia romana.
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