E’ un spiaggia simbolica, come quelle conosciute alle cronache per aver restituito i corpi senza vita dei migranti che hanno attraversato il mare. Il suolo però è di pietra anche se sembra far parte di un arenile su cui, grazie alle nanotecnologie e un sistema idraulico particolare, appaiono delle microsfere di acqua che compongono nomi e cognomi di uomini e donne che sono partite dall’Africa o dal Medio Oriente, scomparsi durante il viaggio in mare. Si chiama Palimpsesto ed è l’installazione che si può vedere fino al primo aprile al Palacio de Cristal a Madrid.
“The Immigrants” è il titolo la mostra inaugurata ieri e aperta fino al 27 gennaio alla Howard Greenberg Gallery di New York.
Qui attraverso il lavoro di oltre 40 fotografi è possibile osservare una settantina di scatti realizzati a partire dal 1860 fino al 2015, che mettono al centro le persone in movimento e le questioni del lavoro, dell’istruzione e della povertà, oltre alla discriminazione, all’assimilazione di chi deve subire un cambiamento per inserirsi in un nuovo contesto di vita, fino al senso di appartenenza.
Sono oltre 200 i voli annullati poiché i piloti si rifiutano di portare migranti respinti nei Paesi d’origine. Accade in Germania dove ad opporsi sono stati, soprattutto, i comandanti della Lufthansa e delle due compagnie low cost ad essa legate Eurowings e Germanwings ma anche quelli di Qatar Airways, Air Algerie e Air Berlin.
Centinaia di migliaia di migranti, rifugiati e richiedenti asilo sono intrappolati a causa della rete di complicità e di collusione tra autorità libiche e trafficanti, da un lato, e tra i governi europei e le autorità libiche, dall’altra, che li espongono a una serie di violazioni dei diritti umani e abusi.
Ci sono oggetti personali come un orologio, una fede e un cellulare, lettere e fotografie, diversi giocattoli. Ma anche molte altre cose perse dai legittimi proprietari che si sono spostati per raggiungere l’Europa.E’ possibile vedere e capire quanto rimane delle vite dei migranti che hanno intrapreso un pericoloso percorso migratorio verso non si sa quale destinazione precisa grazie all’idea del progetto Lost & Found. L’intento finale è quello di realizzare un documentario in via di sviluppo sugli oggetti personali persi dai rifugiati che viaggiano verso e attraverso l’Europa e, soprattutto, raccontare le storie di vita dei loro proprietari. Il progetto è realizzato dall’Associazione 21 Luglio in collaborazione con Future docs e Advocate europe.
Il Rapporto dell’Istituto superiore di sanità, raccogliendo i dati del progetto ProVacMed (“Programmes for Vaccination in the Mediterranean area”)smonta i pregiudizi sul tema migranti e salute. Il rapporto offre una mappatura sull’offerta vaccinale in 15 paesi del Mediterraneo non appartenenti all’Unione Europea, sia nei confronti dei cittadini residenti, che dei migranti in entrata, che spesso transitano per questi paesi con l’obiettivo di varcare le porte d’Europa, fornendo un quadro completo sullo stato delle vaccinazioni e in generale della salute in questi paesi di provenienza.
Non un articolo ma un elenco. In tal modo il giornale tedesco Der Tagesspiegel riporta la notizia in merito ai migranti morti in mare mentre cercavano di raggiungere l’Europa tra il 1993 e il maggio di quest’anno.
33.293 nomi riportati in una lunga lista di 48 pagine pubblicata sul sito del giornale. La redazione tedesca ha sistematizzato e raccolto altri dati disponibili come la regione di origine, l’età, la causa della morte e le fonti di origine di queste informazioni, come le principali agenzie Onu, le agenzie di stampa e le organizzazioni umanitarie.
Convocate a Palermo nei giorni dal 18 al 20 dicembre le sedute pubbliche del Tribunale permanete dei popoli, l’ istituzione di opinione che dal 1979 prende in esame i casi di violazione grave e sistematica dei diritti umani commesse dagli Stati, da autorità non statali, da gruppi o organizzazioni private. Giuristi, esperti di settore e osservatori presenteranno in questa occasione analisi, prove e documentazioni raccolte sulla violazione dei diritti delle persone migranti e rifugiate. Le sezioni di lavoro saranno suddivise nello specifico in base alla raccolta di testimonianze, ad una parte di lavoro strettamente giuridico ed una di comunicazione in merito alla narrazione che i mass media forniscono su questi temi.
I telegiornali italiani sembrano sempre più impreparati a raccontare il mondo e la sua attuale complessità economica, politica e sociale. Si potrebbero riassumere così i diversi dati che emergono dal primo rapporto “Illuminare le periferie del mondo” presentato da COSPE onlus, l’Osservatorio di Pavia, Usigrai e FNSI.
Si chiama Choose Love e sarà un negozio temporaneo aperto dal 24 novembre al 31 gennaio , nel cuore di Soho, a Londra. Qui si potrà acquistare quanto può essere utile ai migranti in transito per l’Europa, dagli indumenti agli oggetti, dalle coperte di emergenza agli zaini scolastici, i kit medici e molto altro. I fondi raccolti, in tal modo, andranno direttamente a sostenere tutte le attività dell’organizzazione Help Refugee. Choose Love non sarà solo uno spazio di vendita al pubblico ma un luogo in cui verranno presentati una serie di articoli che rappresentano le tre fasi dell’esperienza di un rifugiato: l’arrivo, l’accoglienza e il futuro.
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