Dalle coste calabresi alle montagne piemontesi della Val di Susa. Da Roccella Jonica a Oulx. Ecco dove vanno gli afghani sbarcati nel porto della Locride che non fanno domanda d’asilo, ricevono il decreto di espulsione e scompaiono.
Emanati dpcm e ordinanza per la protezione temporanea e l’accoglienza dei profughi.
Siriani e curdi, afghani, yemeniti e africani in fuga da guerre e persecuzioni provano a superare il confine dimenticato tra Polonia e Bielorussia: ma per loro l’Europa resta una fortezza.
Trentadue organizzazioni nazionali che fanno parte del Tavolo Asilo e immigrazione inviano una nota urgente al Presidente del Consiglio Draghi, alla Ministra dell’Interno Lamorgese e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Orlando in relazione alla crisi ucraina e all’accoglienza degli sfollati in Italia.
La riflessione di Fatou Diako, presidente dell’Associazione Articolo 21 Campania, sull’accoglienza.
I ministri dell’Interno Ue hanno trovato l’accordo unanime sull’attivazione, per la prima volta in assoluto, della direttiva Ue per la protezione temporanea del 2001.
Molti i casi raccolti dalla stampa internazionale e sui social. Documentati anche da un inviato dell’Oms per il covid.
Sul triplo confine nordorientale si consuma una tragedia nascosta, che con l’inverno può soltanto peggiorare.
Ad accogliere gli Al Aktaa ad Ancona è la Caritas diocesana grazie ai “Corridoi umanitari”, progetto in piedi dal 2016 che consente ai profughi di arrivare in Italia in modo sicuro e con i documenti in regola.
Saranno ospitati in otto diocesi italiane grazie all’accordo tra la Chiesa italiana e il governo. Don Soddu: sulle migrazioni serve un cambio di strategia e di cultura
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